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Bones and All: i cannibali sono tutti cattivi?

Bones and All: i cannibali sono tutti cattivi?

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Bones and All

È una storia d’amore, la vera storia di un amore. Ma ambientata in un mondo ai margini della società, in un mondo di diversi, di mostri.
È ambientato nelle periferie e nelle praterie sconfinate degli Stati Uniti, quelle fatte di chi vivere alla giornata, di auto scassate, di tavole calde, di villaggi di case su ruote, di polvere, di strade infinite…
Ci sono diverse scene cruente, ma in un qualche modo non c’è violenza gratuita: è la loro particolare natura, come i leoni nella savana quando cacciano le gazzelle.
Si ritrovano Luca Guadagnino e Timothée Chalamet dopo Chiamami col tuo nome, ancora con una storia d’amore, ancora con una storia non normale ed è una bella storia.
Il film vede come protagonista Taylor Russel che per questa interpretazione si è aggiudicata il premio Marcello Mastroianni come attrice emergente a Venezia, ma anche Mark Rylance e  Michael Stuhlbarg (anche lui già visto in Chiamami con il tuo nome) hanno ruoli molto importanti nella storia.
Guadagnino fa un ottimo lavoro e riesce a portarci nelle periferie americane con un linguaggio delle immagini da cinema italiano, da vedere.

Jr: Una bella presentazione per un bel film, si nota che è firmato da Guadagnino è come se avesse la sua anima all’interno, non saprei esattamente come definirlo, emozionante senz’altro. I sentimenti e le sensazioni sono certamente fra i pilastri di questo film, molto malinconico nel suo insieme, sofferto a tratti. Questi personaggi costruiti magnificamente trasmettono tanto, trascinano lo spettatore di prepotenza dentro la loro realtà.
Sr: Si devo dire che sono venuto un po’ prevenuto a vedere il film, mi aspettavo una storia molto più forte, ai limiti dell’horror, invece le scene non erano eccessive, forti ma non fuori luogo. Ha, hanno, raccontato benissimo una storia dei nostri tempi, ai margini della società. Ovviamente non siamo tutti cannibali, ma quello è una specie di espediente narrativo. E di Timothée cosa mi dici? Ti ha convinto?
Jr: Sorprendente, sia lui che la parte. L’ho trovato molto cresciuto di livello come attore. Nei suoi precedenti film era egualmente bravo ma un po’ meno nella parte come, invece questa volta ho notato il salto di qualità rispetto al miglioramento graduale di prima. L’ho apprezzato in queste vesti, molto cruente rispetto al suo solito, a differenza di Maren (Taylor Russel) che ho trovato più debole in termini di recitazione.
Sr: Io invece li ho trovati tutti molto bravi, con personaggi molto caratterizzati, anche i 2 o 3 personaggi incontrati lungo il loro viaggio. Ma credo tu abbia ragione, se lo penso in Chiamami col tuo nome e poi in Dune si vede un stacco.
Comunque il più inquietante è il vecchietto! Lui si che potrebbe non farti dormire!
Jr: Mio dio, lui mi ha spaventata a morte, da brivido. Il modo in cui salta fuori dappertutto, di certo non vorrei ritrovarmelo di fronte, ma anche Jake (Michael Stuhlbarg, padre di Elio in Chiamami col tuo nome) non scherza se parliamo di qualcuno che non vorrei mai incontrare!
Sr: Siii, lui è il vero cattivo della storia, ed è una cosa un po’ strana se ci pensi dire cattivo in una storia in cui tutti i personaggi sono cannibali. Ma lui è il male.
Jr: A pensarci bene, in effetti, non si riescono ad individuare buoni e cattivi. Ognuno ha le sue ragioni e tutti sono buoni e cattivi a modo loro come si vede chiaramente in Lee e Maren. Lee ha ormai accettato la sua natura a differenza di Maren che la vive come una brutta cosa, che porta dolore agli altri e sollievo a lei e per questo si sente una cattiva persona. Penso però che siamo tutti concordi nel dire che Sully (Mark Rylance) va decisamente oltre il limite.
Sr: Secondo me no: Sully è cattivo, o se preferisci usa una violenza gratuita, Lee e Maren seguono la loro natura, come il leone con la gazzella.
Ma non sono, non dovrebbero essere, belve feroci e li diventa tutto un paradosso…
Jr: Penso che sia proprio questo il punto cruciale del film. Va contro la naturale razionalità umana giustificare la violenza, ma cosa ne penseremmo se fossimo anche noi come questi personaggi? Con questo non voglio giustificare Sully, sono d’accordo che sia cattivo, è impensabile dire niente di meno di ciò.
Sr: Racconta una storia di emozioni umane in un mondo estremo, forse è un modo per dire che il confine fra civiltà e istintualità non è così definito…
Jr: Touchè, Chalamet riesce sempre a stupirmi nella scelta dei film a cui prende parte. Dettoci questo cosa ci aspetta la prossima volta, qualche idea?

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