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Casablanca

Casablanca! In occasione del 100esimo anniversario della WB è tornato al cinema e non ce lo potevamo perdere!
Uno strano misto fra passato e presente già dai titoli di testa: è in 4k ma anche in bianco e nero, in formato 4:3, un po’ come essere tornati al Carosello!
Inutile accennare alla trama: uno dei film più conosciuti e anche dei più citati della storia del cinema, alcune sue scene e inquadrature sono pietre miliari del settore.
Una storia attuale, tristemente attuale, degli inizi della II° guerra mondiale, moderna per come tratta temi come il razzismo, i totalitarismi e un’immagine di Casablanca e del suo sottobanco di traffici illeciti che potrebbero tranquillamente somigliare alla periferia di una metropoli attuale.
Io sono un fan, confesso, da piccolo non avevo i poster di gruppi musicali o cose simili: avevo il poster di Casablanca e di Guerre Stellari; per questo mi ha stupito non poco vedere così tanti ragazzi in sala: non me lo sarei mai aspettato!
Che mi dici Junior, ti è piaciuto? Forse tu non avevi mai visto un film in bianco e nero!

Jr: Il primo film in bianco e nero se escludiamo la famiglia addams.
Che dire, mi ha stupito sicuramente. Molto meno scontato di tante pellicole che si vedono recentemente. La cosa che più mi ha sorpreso è la quasi totale assenza di tempi morti, chiaramente alcune parti ai giorni nostri le toglieremo ma nel complesso scorre bene. Mi sono piaciuti i colpi di scena: fino alla fine non si poteva capire quale fosse realmente il piano del protagonista.
Sono centrali i temi del razzismo e della corruzione: a Casablanca regnano i favoritismi e la discriminazione, senza le giuste conoscenze e una cospicua quantità di denaro non si va da nessuna parte. Lo spettatore a ben pensarci si renderà conto che questa è purtroppo una realtà molto simile a quella attuale. La cosa tragica è che ci crediamo superiori alle generazioni passate per definizione ma a ben pensarci è una superiorità che nasconde il degrado che sempre più invade il mondo.

Sr: Io l’ho rivisto dopo molti anni (credo 30!) e non lo ricordavo così moderno: è comunque del ’42 e negli Stati Uniti della segregazione razziale un ruolo così importante per Sam che è si pianista ma anche amico e confidente di Rick è un bel messaggio.
A parte tutto è una bella storia! Una storia di altri tempi di quando i valori erano diversi. E si, ci sentiamo superiori ma forse solo confondiamo sviluppo con progresso, come ci spiegava Pasolini. Adesso in cui tutto è sviluppo tecnico e si misura con il “quanto è utile” è anche strana una storia di questo tipo, di coraggio, sacrificio, di amicizia, di solidarietà.
Anche il personaggio di Rick, burbero e disilluso, è davvero simpatico. Meravigliosa la risposta al trafficante Ugarte quando gli chiede “Rick, voi mi disprezzate…” risponde caustico “Se mi curassi di voi, forse vi disprezzerei.”

Jr: I film al giorno d’oggi quando sono fondati sui valori sembrano quasi confezionati, non saprei bene come spiegarlo. Da l’impressione che vengano selezionati quando fanno comodo alla storia quindi si costruisce prima la trama è poi i valori che vanno bene in quel contesto. Qui c’è tutt’altro tipo di mentalità, si parla di una storia vera anzitutto, i valori sono alla base e dettano le azioni. Anche io ho apprezzato molto Rick come personaggio, cinico ma in realtà solo ferito e deluso dal mondo, come ben intuisce il capitano Renault, ha un’evoluzione sorprendente come personaggio.
L’amicizia fra il capitano e Rick è molto ambigua, sta a metà fra il puro interesse e i valori condivisi ma alla fine i due sono più simili di quanto credono.

Sr: Credo si possa tranquillamene dire che almeno certi film “moderni” sono didascalici, un po’ come i cartoni animati giapponesi degli anni ’80. Ma devi anche considerare che è un film girato in un mondo diverso, c’era la guerra, una guerra mondiale, in cui non esistevano o quasi gli antibiotici, da noi c’era ancora il fascismo. Tutto era diverso, le coscienze prima di tutto.

Jr:Touchè. Parlando invece della sceneggiatura è doveroso far notare che per essere gli anni 40 è stato fatto un lavoro eccellente. Le scene specialmente quelle a Casablanca sono molto realistiche pur essendo girate all’interno degli studi, diresti mai che le sequenze della partenza finale di Ilsa non sono girate in un vero aeroporto?

Sr: Decisamente buone! Ma quello siamo anche noi: talmente abituati a certi effetti speciali che le cose vecchio stile sembrano “poco”, invece è come certe scene di Guerre Stellari, sempre attuali.
A me è piaciuto molto anche vedere il tipo di inquadrare che facevano, molto carino, molto un che di cinema muto.

Jr: Abbiamo, o almeno ho, conosciuto un mondo diverso che non è mai una cosa negativa. È stato un po’ strano all’inizio ma credo sia normale, dopotutto siamo abituati ad un altro tipo di film. Mi è piaciuto, se siete giovani non escludete automaticamente un film perchè vecchio, potreste rimanere sorpresi di scoprire che alcuni non sono per niente brutti.

Sr: Ottimo consiglio direi!

Ci presentiamo, si perché siamo in due e apparteniamo a due generazioni diverse: siamo Senior ovviamente la prima generazione e Junior la seconda. Qui vi raccontiamo i film che vediamo insieme, solo quelli e a caldo, subito dopo che li abbiamo visti. A volte Senior sarà portato a vedere film fantasy, a volte Junior sarà portato a vedere film più impegnati, e ve li raccontiamo dal nostro punto di vista, quello di due generazioni che vanno al cinema insieme.