Home Interviste Esclusiva-Simona Severini: “Non faccio niente” è un viaggio introspettivo pieno di emozioni

Esclusiva-Simona Severini: “Non faccio niente” è un viaggio introspettivo pieno di emozioni

 

In esclusiva per i lettori de “IlProfumodelladolcevita”, abbiamo intervistato la cantante Simona Severini.

Nata a Milano, Simona Severini, compie i primi passi nel mondo della musica iniziando a studiare, sin da bambina, la chitarra classica. A 20 anni si appassiona al jazz e intraprende diverse collaborazioni con noti musicisti e compositori italiani, tra cui Enrico Pieranunzi con cui ha registrato dischi in Italia e Francia e con cui collabora tuttora. Calca i palchi dei principali Jazz Festival in Italia ed Europa tra i quali Umbria Jazz, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Paris Jazz Vocal, Festival da Jazz St Moritz, London Jazz Festival IIC di Londra e Oslo e XJazz! di Berlino.

Recentemente è stata insignita del titolo di “Cavaliere della Repubblica” dal presidente Mattarella.

Nel 2020 il suo primo EP “Ipotesi”, un mese fa esce il suo ultimo brano: “Non faccio niente”

Queste le sue dichiarazioni ai nostri microfoni:

Viaggi e crescita professionale grazie ai Festival in tutto il mondo: Le esperienze all’estero sono state fantastiche e mi hanno permesso di conoscere e crescere professionalmente. Ho voluto una cosa fondamentale per le mie canzoni e cioè cantare sempre in italiano. Il mio lavoro spero e penso sia stato apprezzato…”

Passione Jazz e Soul: “I miei gusti musicali nascono grazie al Jazz, R&B e Soul. Ho avuto la fortuna di lavorare con colleghi musicisti i quali amano questi generi. Chi ho ascoltato in passato ? Beatles su tutti, ma molti artisti americani ed anche inglesi e scandinavi”

Il primo EP nel 2020:Ipotesi è il mio prim

o lavoro, nel quale ho realizzato tre canzoni e poi ho rivisitato tanti pezzi sempre con chitarra e voce. Mi piace spesso cantare in una stanza da sola con la mia voce e solo la mia chitarra”

Ultimo brano “Non faccio niente”: “E’ un viaggio introspettivo fatto di vocalità soul e giochi ritmici. Metto in risalto la scena urban e R&B internazionale. Felice di aver lavorato con professionisti come Giorgio Secco, Diego Corradin, Andrea Torresani e Luca Mattioni. Spesso sono sul diva

no a …non fare niente, ma anche in quei momenti si lavora con la mente”

Considerazioni su Sanremo: “Ho seguito solo la serata finale, scontata la vittoria di Blanco e Mamhood. Musica di qualità ho ascoltato con I Rappresentanti di Lista e Giovanni Truppi, i loro sono testi meravigliosi. Un giorno, comunque, mi piacerebbe salire sul palco di Sanremo”

 

 

Massimiliano Alvino

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