Home Teatro Finalmente qualcosa di serio in Italia: Il Sistina rimborsa 12.500 biglietti non...

Finalmente qualcosa di serio in Italia: Il Sistina rimborsa 12.500 biglietti non usufruiti per Covid-19: quali spettacoli

Massimo Romeo Piparo ha vinto un’altra battaglia: dopo ripetuti inviti a dipanare la intricata matassa del rimborsare o meno i costi dei biglietti acquistati per gli spettacoli “The Full Monty”, “Con Tutto il Cuore”/Vincenzo Salemme, “Rugantino” che, causa Covid-19 non sono stati fuiti, il Teatro Sistina è stato autorizzato a rimborsare direttamente gli acquirenti di biglietti che, causa Covid-19, non fu possibile fruire.

Sono occorsi infatti  alcuni mesi di attesa prima di ricevere definitiva chiarezza attorno alla possibilità di poter effettuare i rimborsi dei titoli di acquisto non utilizzati per chiarire che il teatro Sistina può procedere a ristorare monetariamente gli sfortunati acquirenti, senza l’obbligato di emettere i voucher della durata di 18 mesi; il gestore/organizzatore, infatti, non sarebbe stato nella possibilità di compiere autonomamente l’operazione senza l’approvazione da parte della Siae, che a sua volta risponde a indicazioni precise dell’Agenzia delle Entrate, essendo il biglietto di acquisto un titolo fiscale a tutti gli effetti.

Sin da subito il Sistina- conferma il Direttore Massimo Romeo Piparo– ha inteso offrire allo spettatore la facoltà di scegliere il tipo di “ristoro” del proprio acquisto non goduto proponendo il rimborso monetario immediato. Sul nostro sito e sui canali social di comunicazione, abbiamo apposto subito chiaramente una nota informativa che ufficializzava quale fosse la volontà della nostra gestione. Sono fermamente convinto- prosegue Piparo– che lo spettatore debba essere proprietario unico e incondizionato dei propri soldi. E’ nostro dovere renderli immediatamente disponibili, soprattutto in un momento così emergenziale come quello che abbiamo vissuto e continueremo a vivere. Sono molto contento –prosegue Piparo– che finalmente, anche grazie ad alcune sacrosante precisazioni che giungono dal fronte dell’Autorità Europea, il rimborso monetario inizi a essere compreso come diritto sacrosanto del consumatore.

Il rimborso dei biglietti acquistati presso il botteghino del Teatro Sistina verrà effettuato per l’intero prezzo del biglietto incluso il diritto di prevendita, come riportato sul biglietto stesso.

Il Teatro Sistina si farà carico di risarcire la cosiddetta quota di “aggio” trattenuta dal sistema di vendita Ticketone.it (fornitore del servizio) per far sì che allo spettatore il rimborso giunga per intero.

Per chi invece avesse scelto di acquistare i biglietti direttamente sul sito Ticketone.it, il rimborso seguirà la stessa procedura di quelli acquistati presso il botteghino del Teatro, con la differenza che potranno essere trattenuti da Ticketone.it tutti i servizi accessori, come ad esempio “stampa a casa”, le “Commissioni di servizio”, le eventuali “polizza biglietto sicuro”, l’eventuale “confezione regalo”, e altri servizi che lo spettatore possa aver acquistato direttamente online e non presso il botteghino del Teatro Sistina.

“Abbiamo preferito – afferma Piparo– agire in controtendenza rispetto a quanto espresso nelle condizioni di vendita che lasciano la facoltà al gestore di trattenere il diritto di prevendita in caso di rimborso per annullamento. Non riteniamo affatto corretto far pesare sullo spettatore i costi di un evento così imprevedibile e ingestibile come una pandemia. Nonostante ci venga trattenuta dai sistemi di biglietteria una percentuale di quel diritto di prevendita sotto forma di commissione, abbiamo pensato fosse onesto rimettercela di tasca nostra affinché lo spettatore ricevesse un gesto importante da parte del Teatro.  Ticketone.it è uno dei concessionari di servizi di vendita del Teatro e agisce seguendo proprie regole di mercato espresse chiaramente nelle condizioni generali di vendita che vengono rese note all’atto dell’acquisto, e pertanto opera le scelte che più ritiene opportune nell’ambito di ciò che gli è consentito dal contratto di acquisto.

La mia visione– conclude Piparo– vuole invece guardare al futuro e, nella speranza che si possa presto tornare ad applaudire gli spettacoli che gli spettatori avevano scelto, sono certo che la nostra decisione rafforzerà il rapporto di fiducia reciproca che da anni lega il Teatro Sistina al proprio pubblico.”