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Gerry Scotti festeggia 300 puntate di “Caduta Libera” e si confessa a “Matrix Chiambretti”: Sanremo? Solo con te!

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A “Matrix Chiambretti”, Gerry Scotti si racconta a Piero Chiambretti parlando dei suoi esordi, del Milan e della televisione del futuro. Ecco alcune anticipazioni delle dichiarazioni del presentatore di “Caduta Libera”, che proprio domani, 19 novembre festeggia la 300esima puntata: “Si dice per gli anni ma va bene anche per le trasmissioni: 300 e non sentirli! Mi sembra ieri quando è cominciata questa galoppata talmente coinvolgente e travolgente che davvero non me ne sono accorto. Devo dire che rispetto ai grandi numeri ai quali io sono abituato, tipo le 1000 puntate di un quiz e le quasi 2000 di un altro che ho fatto nel mio passato, sento che per la sua tipicità e per la sua dinamica questo gioco è entrato di prepotenza nel costume della televisione italiana e credo che tra molti anni verrà ricordato come quel gioco di Gerry Scotti in cui i concorrenti cadevano nella botola. Auguri Caduta Libera”.
Per questa occasione speciale Gerry Scotti ha preparato una puntata piena di sorprese, nella quale non mancherà una grande torta con 300 candeline. Con ascolti in costante crescita da settembre, il game show prodotto da Endemol Shine Italy si conferma ogni sera leader del preserale sul target commerciale con una share media del 20% (share totale del 18.5%) e 3.300.000 telespettatori.
Gerry Scotti, appassionato milanista, a proposito della sua squadra del cuore ha dichiarato:  «Penso che Berlusconi, in cuor suo, un po’ di dispiacere ce l’abbia. Ma visto quello che è avvenuto nelle grandi squadre europee e mondiali, ahimè, se non ci si adegua al marketing internazionale non si riesce a stare all’altezza delle grandi competizioni. Io lo prendo come un “male necessario”».
Chiambretti scherza poi a proposito di una eventuale conduzione di Sanremo e Scotti confessa: «Se dovessi fare Sanremo lo farei con qualcuno innamorato della musica come me e so che c’è un certo Chiambretti che lo è … Quindi lo farei solo con te».
Gerry Scotti affronta con Chiambretti anche la politica con un argomento molto discusso attualmente, la rinuncia alla pensione da parlamentare, in particolare di quando chiese al Premier Renzi di poter rinunciare alla sua pensione da onorevole (ha militato 4 anni nel partito socialista), racconta: «La pensione non la prendo adesso, ma la percepirò dai 67 anni in poi. Ma io mi chiedo perché aspettare i 67 anni. Io vorrei decidere di non ritirarla ora per allora. Se in tanti facessero come me, tutti quelli che non ne hanno bisogno, e secondo me ce ne sono tanti di quelli che sono stati onorevoli che vivrebbero anche senza vitalizio, si potrebbe accendere una linea di aiuto per qualcuno che invece ha servito veramente lo stato.
Il ricordo che ho di quei 4 anni passati al partito – prosegue Scotti – è che non è stata una grande esperienza. Io non ho dato molto, ma loro non mi hanno dato niente. Ero vissuto come un corpo estraneo, e probabilmente lo ero. Ho provato anche a dare le dimissioni, ma non furono accettate. È un’esperienza che non consiglierei a nessuno. Ho sperato che, con tutti i cambiamenti avvenuti, potesse cambiare qualcosa, ma vedo dai malcontenti che ci sono in giro che il clima è rimasto quello. Forse c’è bisogno di una grande riforma ed è inutile continuare a lamentarsi se non si va a votare. O per il si o per il no, ma andate a votare».
In conclusione, Chiambretti chiede a Scotti una previsione sulla televisione dei prossimi 10 anni, e il conduttore afferma: «Gratis non vedrete più niente. Io e Chiambretti siamo gli ultimi due che vedrete gratis».