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Giocare tra le righe e le pagine: casinò, poker e letteratura

Giocare tra le righe e le pagine: casinò, poker e letteratura

Emblema di lusso e ricchezza, possibile fonte di fortune ma anche di pericolosissimo rischio: casinò e gioco d’azzardo sono simbolo di avventura, adrenalina, eccitazione e possibilità di bellezza. Oggi il gioco è cambiato moltissimo, diventando un passatempo più alla portata di tutti, grazie a internet e alla possibilità di visitare vere e proprie sale da gioco in Rete come Voglia Di Vincere casinò online, in cui vivere un’esperienza interattiva, anche grazie alla modalità live, in cui si gioca confrontandosi con veri croupier in “mani” trasmesse in diretta streaming, con riprese multicamera: il fascino dei casinò rimane però imbattibile, grazie a film, musiche e libri che ne hanno raccontato le vicende. Oggi vogliamo proprio parlare di alcuni libri che hanno contribuito a costruire il mito del gioco.

DA PUSKIN A COLSON WHITEHEAD, PASSANDO PER DOSTOEVSKIJ E VASSALLI

Sono stati soprattutto gli scrittori russi del XIX secolo, a raccontare nelle loro opere l’epopea del gioco e dei casinò, anche se forse non tutti sanno che il primo trattato accademico sul gioco, per la precisione sui dadi, fu scritto nientemeno che da Galileo Galilei. Nel 1834, Aleksandr Puškin scrisse La Donna Di Picche, in cui il personaggio del titolo ha un trucco segreto basato su tre carte sempre vincenti, se giocate in successione.

Nel 1866, Fëdor Dostoevskij ambienta nel casinò di Baden Baden (anche se ne cambia il nome in Roulettenburg), uno dei luoghi europei più esclusivi, il suo racconto Il Giocatore, nel quale compie una indimenticabile carrellata sui vari tipi umani che popolavano le sale da gioco.

Passando al Novecento, è impossibile non citare Ian Fleming, il “papà” di James Bond, personaggio che in così tanti film abbiamo visto frequentare le sale da gioco. Il primo libro della saga di 007, Casinò Royale, inizia con una celeberrima scena al tavolo della roulette.

Risale invece al 1990 La Musica Del Caso, di Paul Auster, nel quale Jim Nashe, vigile del fuoco di New York, eredita una grossa somma dal padre, con la quale parte per un viaggio on the road negli USA. Durante il tragitto conosce un famoso giocatore di poker, Jack Pozzi, che lo convince a partecipare a un torneo e a battere i due misteriosi milionari Flower e Stone.

Tra i tanti romanzi e racconti sul gioco, uno di un autore italiano, Sebastiano Vassalli. Comprare Il Sole è del 2012 e racconta le vicende di Nadia Motta, che vince 21 milioni di euro alla lotteria e cambia completamente la sua vita.

Chiudiamo con uno degli autori più apprezzati di questi anni, Colson Whitehead. Lo scrittore statunitense è da sempre un pokerista amatoriale, che vince piccole somme giocando con gli amici scrittori grazie alla sua imbattibile poker face. Un giorno, una rivista gli propone di pagargli l’iscrizione alle World Series di Texas Hold’em che si tengono a Las Vegas. Whitehead si mette d’impegno e racconta la sua immersione nel mondo del poker professionale in La Nobile Arte Del Bluff (2016), che diventa una riflessione sull’America di oggi, ma anche su noi stessi.