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I luoghi di Almodóvar in Spagna: un tour immersivo

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I luoghi di Almodóvar in Spagna: un tour immersivo

Dal 1980, anno in cui ha cominciato a fare film, il regista spagnolo Pedro Almodóvar non ha mai smesso di far parlare di sé, concentrando l’attenzione del pubblico anche sui luoghi nei quali ama girare. In occasione dei 70 anni del regista, non c’è niente di meglio che intraprendere un viaggio alla scoperta delle ambientazioni dei suoi film.

Calarsi nelle ambientazioni tipiche dei suoi film

Una Spagna intrisa di ricordi e di esperienze brucianti, come il nazionalismo del Caudillo Francisco Franco, ma già pronta a ricevere gli stimoli delle nuove correnti espressioniste dell’anarchico e surrealista Bunuel o quello libertario di Carlos Saura, è il contesto in cui prendono vita le sue opere cinematografiche. Per vivere appieno gli spazi di questi film, immedesimandosi nei protagonisti, serve cogliere l’anima del regista. Per riuscirci, bisogna immergersi appieno nella sua realtà, imparando a conoscere intimamente la sua lingua. Per certi versi potrebbe rivelarsi un’impresa, è vero, ma lo spagnolo è una lingua molto ricca che sa come farsi apprezzare. E poi oggi imparare una nuova lingua è alla portata di tutti per merito di alcune applicazioni come Babbel, che permettono di studiare su un dizionario di spagnolo online con un metodo semplice e rapido. Prima di visitare i luoghi del regista, quindi, non dovete far altro che esercitarvi un po’ con la lingua e ripassare per bene la sua filmografia: in questo modo sarete pronti a partire per il vostro tour.

In giro per Madrid, nelle principali location cinematografiche

Madrid è lo scenario privilegiato dei film di Almodóvar. La sua fu una delle figure di primo piano della trasformazione culturale della città, dalla quale ama prendere lo spunto essenziale per imbastire le sue storie. La Movida Madrilena lo vede tra i suoi più ferventi sostenitori ed è qui che sono ambientati alcuni dei luoghi che fanno da sfondo alle sue principali pellicole. C’è Cuartel de Conde-Doque, ad esempio, che ha fatto da set ad una scena de “La legge del desiderio”, nei pressi del portico del Centro Culturale. Oppure vicino la Moschea del Barrio de la Conception, dove sono state girate alcune scene di “Che ho fatto io per meritarmi questo”. A Calle de Arenal invece, vicino il Museo del Jamon, è stata girata la scena finale di “Carne Tremula”, mentre a La Corona de Espinas, presso l’Istituto del Patrimonio Storico Spagnolo, si è svolta una delle scene con Antonio Banderas del film “La pelle che abito”.

Visitare La Mancia, la patria del regista

Ma se si va in Spagna per Almodovar non può mancare un giro nella Mancia, terra natia del regista. Una terra che, a detta dello stesso autore, lo ha segnato con il rosso della sua argilla, il giallo dei campi, il verde cenere degli olivi e la vita dei suoi quartieri. C’è in suo onore un itinerario nel Ciudad Real, che vale la pena visitare cominciando da Puertollano, con la Chiesa dell’Asuncion. A poche decine di chilometri c’è la città natia, Calzada de Calatrava, con il Parco dedicato al regista. Poi c’è Granatula de Calatrava, con il cimitero di “Volver” e Almagro con la Piazza Major e il cortile di una delle altre scene del film. Per il “Fiore del mio segreto” invece ha utilizzato una casa che è situata appena qualche isolato più avanti, mentre la via Federico Relimpio è servita per il corteo funebre, sempre in “Volver”.

Le altre location dei suoi film

Ma, a parte Madrid che ha fatto da sfondo a molte delle sue creazioni migliori, Almodóvar ha lavorato anche altrove. In Andalusia, a Cadice, ad esempio, ha messo giù “La legge del desiderio”, mentre a Barcellona ha girato “Tutto su mia madre”, con delle scene che hanno la Sagrada Familia come sfondo e anche “La mala education”. “Gli abbracci spezzati” invece sono stati girati alle Canarie, tra Lanzarote e Gran Canaria, e “La pelle che abito” ha alcune scene ambientate a Toledo. “Parla con lei” ha come sfondo Cordoba, mentre “Julieta” è ambientato a Coruna, che è servita da scenario anche per “Tutto su mia madre” e “La pelle che abito”. “Labirinto di passioni” ha alcune scene girate ad Agua Amarga e “Legami” a Zarza de Granadilla. Infine, “Tacchi a spillo” è stato girato ad Elche in Alicante.