Home News Il caffè brasiliano, l’evoluzione, i progressi, oggi

Il caffè brasiliano, l’evoluzione, i progressi, oggi

L’Ambasciata del Brasile a Roma ha organizzato, insieme con  il “ Museu do Café “ della città di Santos e con il  Consiglio degli Esportatori di caffè del Brasile (CECAFÉ ), un interessante seminario per celebrare la giornata internazionale del caffè al quale ha presenziato S.E. l’Ambasciatore Renato Mosca, che ha fatto gli onori di casa ed introdotto il dibattito al quale hanno partecipato, in qualità di relatori, il Direttore Esecutivo dell’Organizzazione Internazionale del caffè Signora Vanusia Nogueira, il Dott. Enrico Pacorini, il Dott. Alessandro Bucci direttore degli acquisti di Illy, il Dott. Massimo Battaglia dell’Accademia del Caffè Espresso di Firenze ed il Dott. Marcos Mattos Direttore Esecutivo di CECAFE’.

Come è noto, il Brasile è il più grande produttore ed esportatore mondiale del caffè la cui cultura è il simbolo vivente dell’agroalimentare di quel Paese e gli abitanti risultano costituire il secondo mercato di consumo della preziosa bevanda, tanto che il rito del bere un caffè viene ora riconosciuto come sinonimo della simpatia, dell’allegria e dell’ospitalità di quel popolo; il grande successo delle coltivazioni in quel Paese appare dovuto alle caratteristiche climatiche ed ambientali della depressione amazzonica.

“ Qui si beve il caffè brasiliano “ è stato l’oggetto del seminario nel corso del quale sono stati evidenziati elementi interessanti la produzione, l’esportazione, il consumo anche con particolari ed inediti riferimenti al ruolo delle donne nell’area del caffè ed il ruolo degli emigrati italiani nel paese sud americano che, insieme alle inedite – per loro – dotazioni della pregiata pianta costituirono all’epoca ( negli anni a cavallo tra il 1870 e la fine del diciannovesimo secolo ) un mix esplosivo di collaborazione tale da favorire lo sviluppo e la diffusione della bevanda ormai nota e consumata in tutto il mondo.

Veramente accattivante la descrizione del Museo del Caffè di San Paolo del Brasile che trova attualmente sede all’interno dell’ex palazzo della Borsa del caffè e che testimonia la correlazione diretta tra l’evoluzione della coltivazione del caffè e lo sviluppo politico-culturale ed economico del paese, come pure è apparso del massimo interesse un cortometraggio proiettato in sala e relativo alle migrazioni delle prime quattrocento famiglie di trentini avvenute su una nave che all’epoca impiegava un mese per raggiungere il porto della Capitale dello Stato San Paolo del Brasile.

A latere del seminario alcune importanti notizie circa l’origine delle piantagioni di caffè brasiliane che sembrerebbero aver avuto inizio nello Stato di Parà ad opera di un portoghese: per il clima favorevole e per le cure oltre che per le richieste da parte di alcuni altri stati del mondo, il cespuglio appena trapiantato divenne il protagonista dell’inizio di quelle esportazioni che portarono il Brasile al ruolo di maggiore coltivatore al mondo.

Una assolutamente interessante ed inedita collaborazione tra il Museo del Caffè di San Paolo del Brasile e l’Istituto Superiore delle Industrie Artistiche Roma é stata comunicata per evidenziare tre progetti concettuali per la nuova identità visiva del Museo.

Infine, presso l’Istituto Guimarares Rosa della rappresentanza della Repubblica Federale del Brasile in Italia, in Piazza Navona a Roma, il 6 ottobre, é stato possibile visitare la mostra itinerante “ Cafès do Brasil: patrimonio mundial “ all’interno della quale é stato non soltanto proiettato un cortometraggio sulla l’immigrazione degli italiani in Brasile ma é stato anche possibile degustare dell’ottimo caffè “ brasileiro “.