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“Il Marchese del Grillo “ con Max Giusti sbarca a Milano

Dopo il grande successo di pubblico e critica “Il Marchese del Grillo“, per la regia di Massimo Romeo Piparo e con il travolgente talento di Max Giusti, arriva a Milano dove sarà in scena al Sistina Chapiteau dal prossimo venerdì 26 gennaio. La Commedia Musicale, tratta dalla sceneggiatura del film “cult” di Mario Monicelli con il nuovo adattamento scritto da Massimo Romeo Piparo e Gianni Clementi, è un mix vincente di ironia e sarcasmo, con le musiche originali composte da Emanuele Friello, le coreografie di Roberto Croce, le ricche scenografie di Teresa Caruso e con un grande cast di oltre 30 artisti.

Tanti i personaggi indimenticabili che popolano la Commedia Musicale, tra gli altri il fedele servitore del Marchese, Ricciotto (Marco Valerio Montesano), lo zio prete (Giulio Farnese), Papa Pio VII (Edoardo Sala), la Marchesa madre (Monica Guazzini), Olimpià (Emanuela Puleo), il Capitano Blanchard (Francesco Miniaci).

E ancora Genuflessa (Ilaria Fioravanti), Aronne Piperno (Gerry Gherardi), l’amministratore (Matteo Montalto), Camilla (Ambra Cianfoni), Rambaldo (Giacomo Genova): un omaggio alla gloriosa tradizione della commedia all’italiana che riporta sulla scena e all’affetto del pubblico uno dei personaggi più amati e radicati nella storia della Città Eterna. Nobile carismatico, irrimediabilmente ozioso e dispettoso, impudico e sfrontato, il Marchese Onofrio del Grillo farà sorridere e riflettere con la sua maschera dolce amara. Lo spettacolo, tratto dal celebre film del 1981 con Alberto Sordi, narra la vicenda ispirata a una figura storica realmente esistita nella Roma degli inizi del XIX secolo.

Dichiara Massimo Romeo Piparo, impegnato nella eccezionale impresa di portare allo Chapiteau di Milano, una sorta di dependance del Teatro romano di Via Sistina: ” “Il Marchese del Grillo illumina Roma in un momento molto particolare della propria storia contemporanea. La schietta filosofia di vita di Onofrio del Grillo pervade l’intera Commedia di rimandi attualissimi e tremendamente affini con la realtà a cui tutti i romani devono quotidianamente fare fronte: Giustizia corrotta, una Chiesa in bilico tra il debole potere spirituale e il più ammaliante potere temporale, il tremendo dilemma dell’essere e dell’apparire, il dramma dei più poveri contrapposto al cinismo dei potenti; tutti argomenti che sembrerebbero fotografare l’attuale sistema-Italia e ancor più l’inesorabile declino di Roma Capitale, ma che invece sono scaturiti quasi mezzo secolo addietro dalla felice intuizione di grandi Maestri della Commedia italiana della seconda metà del ‘900.

Il Marchese del Grillo, quindi, si appresta a diventare lo spettacolo giusto al momento giusto e nel luogo giusto; travolgerà il pubblico con fragorose risate e amare riflessioni in un perfetto mix tragicomico scandito da battute e aforismi indimenticabili.”

La trama:

Agli inizi del XIX secolo, vive a Roma il Marchese Onofrio del Grillo, Guardia nobile di Papa Pio VII, che trascorre le sue giornate nell’ozio più completo, frequentando bettole e osterie, coltivando relazioni amorose clandestine con popolane e tenendo un atteggiamento ribelle agli occhi della sua famiglia, bigotta e autoritaria. Mentre si gode l’ozio, il Marchese è sempre pronto ad architettare scherzi e beffe dei quali risultano spesso vittime i popolani, altri nobili e la sua famiglia oltre allo stesso Papa. Il suo edonismo senza remore e le sue provocazioni ingiuriose nei confronti di mendicanti, Papi e consanguinei proseguono liberamente fino al giorno in cui Napoleone invade lo Stato Pontificio e i francesi entrano a Roma. L’incontro con una giovane e bellissima attrice, e l’amicizia con un giovane ufficiale francese, gli fanno per la prima volta pensare di poter abbandonare Roma per Parigi. La disfatta di Napoleone a Waterloo ristabilirà però le cose e il Marchese del Grillo farà il suo ritorno a Roma dove ad accoglierlo troverà un clima ostile e una minaccia di condanna a morte per il suo alto tradimento nei confronti del Papa. Ma uno dei suoi terribili scherzi, ai danni di un povero carbonaro ubriacone, consentirà al Marchese un onorevole riscatto con un finale a sorpresa.