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Il superbarocco genovese in mostra alle Scuderie del Quirinale fino al 3 luglio 2022

Il complesso delle Scuderie del Quirinale ospita, in collaborazione con la National Gallery di Washington e con il Comune di Genova, una spettacolare mostra tutta dedicata alla esaltazione del barocco genovese inteso come periodo di opulenza materiale ed artistica della città che è definita ” La Superba “ e che è universalmente riconosciuta come città dei commerci; il detto “Genuensis, ergo mercator” (“Genovese quindi mercante“) è la sintesi di quel mercanteggiare così famoso nel mondo sul quale i Genovesi basarono un impero coloniale fondato su coline d’oltremare che andava dall’Iraq alle Isole Canarie, dall’Inghilterra alla Palestina impalmando così tutto il mare Mediterraneo, il Mar Nero ( definito il Lago genovese ), potendo così controllare ben tre imperi: quello svevo, quello bizantino e quello asburgico del quale ultimo i genovesi controllavano l’economia e il commercio.

Il suo solido settore finanziario risale al Medioevo, quando venne fondato il Banco di San Giorgio, la più antica banca di deposito statale conosciuta al mondo e ha svolto un ruolo importante nella prosperità della città dalla metà del XV secolo.

In questo glorioso contesto ebbero a formarsi diverse ricche famiglie che primeggiarono fino al momento in cui, come tutte le cose grandi, il loro fulgore mano a mano si spense lasciando decadere il fasto ed il lusso; elementi questi ultimi che portarono, tra l’altro, alla acquisizione di diverse importanti opere d’arte in tutti i settori dello scibile culturale; primo fra tutti quello specifico della pittura all’interno del quale si distinsero pittori della fama di Rubens, Van Dyck, Magnasco.

E proprio diverse opere di questi grandi artisti del periodo che va dai primi decenni del Seicento fino a tutta la prima metà del Settecento, ossia fino all’avvento del Neoclassicismo sono visibili, fino al prossimo 3 luglio, nella grandiosa cornice della Scuderie del Quirinale all’interno di una mostra itinerante inizialmente pensata con una prima tappa a Washington, alla National Gallery of Art; nonostante il forzato annullamento della tappa negli USA, dovuto all’aggravarsi della pandemia nell’autunno scorso, la National Gallery of Art ha comunque partecipate efficacemente alla organizzazione della mostra che si conferma quale straordinaria occasione di collaborazione fra due grandi istituzioni delle due Capitali.

La Città di Genova partecipa al progetto Superbarocco con numerosi prestigiosi prestiti provenienti dalla mostra tenutasi a palazzo Ducale intitolata “La Forma della Meraviglia. Capolavori a Genova tra il 1600 e 1750” e da una serie di iniziative che, unite sotto il titolo “I Protagonisti” e allestite in contemporanea alla mostra di Palazzo Ducale in diversi musei e palazzi cittadini, focalizzano con un taglio monografico l’attenzione su singole personalità artistiche.

Viene così posta in opera la celebrazione di uno dei periodi di maggior fulgore della storia non solo economica e finanziaria della “ Superba “ ma anche culturale ed artistica. Entrambe le esposizioni sono curate da Piero Boccardo, Jonathan Bober e Franco Boggero. L’appellativo di Superba – a cui il titolo Superbarocco si richiama – ben si adatta a Genova, una città che tra la fine del Cinquecento e i primi decenni del Settecento è stata una delle grandi capitali economiche d’Europa. ll fasto e il lusso, declinati con grande determinazione dalle nobili famiglie genovesi, si ritrovano nell’eccezionale complesso di oltre centoventi opere d’arte in mostra alle Scuderie del Quirinale, oggi conservate in grandi musei del mondo, ma anche provenienti da numerose, esclusive collezioni private che eccezionalmente hanno acconsentito a prestare i loro capolavori.

Alle Scuderie del Quirinale si concretizza una occasione unica per ammirare opere di assoluto valore storico-artistico: da il Presepe di Castiglione, proveniente dalla chiesa genovese di San Luca, ad un gruppo processionale di Anton Maria Maragliano da Pieve di Teco fino a l’Immacolata d’argento dal Museo del Tesoro della Cattedrale di Genova, opere tutte già previste per l’edizione di Washington. E ancora: una delle pale di Pieter Paul Rubens dalla chiesa genovese del Gesù, due eccezionali argenti da parata – uno dal Museo Catedralicio di Toledo, l’altro di collezione privata – il Ratto di Elena di Pierre Puget del Museo di Sant’Agostino e un gruppo di lussuosi arredi dai Musei di Strada Nuova a Genova.

Un corpus cospicuo ed eterogeneo, le cui tecniche e le materie prese in esame compongono un ventaglio decisamente ampio e variegato della produzione artistica della Superba tra Sei e Settecento, e ne rappresentano con efficacia la raffinata qualità.