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La SDA Bocconi presenta i risultati di un suo studio sul valore di Sky sulla società e l’economia italiana

Alla presenza del vice ministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Di Leo e dell’amministratore delegato di Sky Italia sono stati presentati i risultati di una interessante indagine condotta dall’Università Bocconi la cui Shool of Management e per essa lo staff composto da Carlo Altomonte, Arianna Brioschi, Carlo Alberto Carnevale Maffè, Guia Beatrice Pirotti, e Stefano Riela, ha posto in particolare evidenza le ricadute positive che i circa cinquanta miliardi investiti da Sky in venti anni di attività hanno avuto nel nostro Paese in ordine alla valorizzazione dell’industria culturale e sportiva; altro argomento esaminato dai ricercatori è stato quello di evidenziare la valorizzazione che dai predetti investimenti ha prodotto nei confronti della creatività italiana nel mondo.

Dall’esame delle evidenze qualitative emerge anche il contributo alla digitalizzazione del Paese, all’industria creativa e sportiva con investimenti, nuovi linguaggi e formati innovativi.

ANALISI ECONOMETRICA – DATI ECONOMICI

Dall’analisi econometrica basata sullo studio delle interdipendenze settoriali emerge come Sky abbia contributo per quasi 50 miliardi di euro al PIL italiano, con una media di 2,7 miliardi all’anno tra il 2014 e il 2022.  L’azienda ha inoltre generato un output totale cumulato di circa 125 miliardi di euro in venti anni. Questo valore è ottenuto grazie ad un moltiplicatore del fatturato di circa 2,6 volte: ogni 1.000 euro di ricavi di Sky generano infatti oltre 2.600 euro di output totale, considerando gli effetti diretti, indiretti ed indotti.

Il contributo fiscale alle casse dello Stato è di oltre 20,5 miliardi di euro – con una media di circa 1,2 miliardi l’anno – e gli investimenti di Sky hanno generato un indotto occupazionale complessivo stimato in oltre 30mila persone impiegate in media all’anno, negli ultimi 3 anni. Il perimetro di persone occupate nell’arco del periodo osservato si è espanso di oltre 12mila posti di lavoro, rispetto ai 18mila generati all’esordio della pay tv in Italia.

 ANALISI QUALITATIVA – INNOVAZIONE E IMPATTO CULTURALE

Da un punto di vista qualitativo, dalla ricerca emerge come Sky abbia accompagnato e promosso una trasformazione sul piano sociale e culturale che ha stimolato l’adozione delle tecnologie digitali, modificando le modalità di produzione e consumo dei contenuti audiovisivi.

Queste ricadute, insieme a quelle economiche, hanno abilitato un processo trasformativo che ha coinvolto il racconto dello sport, il cinema, la produzione audiovisiva e l’industria culturale, aprendo nuovi spazi a operatori e segmenti industriali.

In un’epoca ancora largamente analogica, Sky ha contribuito alla digitalizzazione e alla diffusione di dispositivi e servizi evoluti nel Paese. Ha infatti introdotto innovazioni che hanno cambiato modo di vivere l’intrattenimento: dall’alta definizione al 4K, dalla visione live in mobilità alla tecnologia di personal video recording di My Sky, evoluta poi in quella di Sky Q; fino ad arrivare alla smart tv Sky Glass che, via streaming, integra in un’unica interfaccia tutti i contenuti Sky, quelli dei canali in chiaro e delle principali app. Un cambiamento che si riflette anche nell’evoluzione dell’azienda, che in venti anni è passata da pay tv satellitare a tech media company, che offre contenuti, tecnologia e connettività ultra-broadband.

L’approccio editoriale ha inoltre contribuito in modo significativo allo sviluppo socioculturale italiano – con nuovi linguaggi e formati sia nell’intrattenimento sia nel racconto sportivo – e a promuovere la creatività italiana nel mondo. Un contributo che passa anche da ingenti investimenti in contenuti, pari 15,2 miliardi tra diritti, produzioni originali e contenuti acquistati da terzi solo negli ultimi 10 anni, di cui 11,6 miliardi nel solo mercato italiano.

Dallo studio infine emerge come Sky sia stato il principale investitore privato nello sport italiano, e contribuito alla diversificazione e all’ampliamento della cultura sportiva in Italia dando visibilità a moltissimi sport che fino a pochi anni fa, erano considerati una nicchia.