Home Cinema Anteprime Film “Non c’è più religione” di Luca Miniero: l’ironia ci salverà

“Non c’è più religione” di Luca Miniero: l’ironia ci salverà

"Non c'è più religione" conferenza stampa
"Non c'è più religione" conferenza stampa
“Non c’è più religione” conferenza stampa

Arriva nelle sale, in 600 copie, il nuovo film di Luca Miniero “Non c’è più religione”, un film comico ci tiene a sottolineare il regista, una comicità fatta di situazioni, non di giochi di parole che si distingue dalla commedia. Un film che non vuole essere buonista ma che racconta di una piccola comunità in cui convivono religioni e credenze diverse. L’elemento che li unisce è l’obiettivo d creare il presepe vivente, come da tradizione, ogni anno, questa volta però il “bambinello” è cresciuto e non può essere messo nella culla. Sull’isola non ci sono neonati, così la ricerca del bimbo per la mangiatoia li porta a cercare un bimbo della comunità araba. Senza svelare le tante situazioni esilaranti del film, citiamo la scena che fa parte del trailer, quella in cui la bambina mussulmana torna a casa e lancia lo zaino, tutti si mettono al riparo temendo una bomba… Nabiha Akkari, coprotagonista del film, ha raccontato in conferenza stampa, che proprio in merito a quella scena ha trovato su Facebook commenti di arabi che invitavano, divertiti, gli amici ad andare a vedere il film, “segno che l’ironia non ha religioni…, non appartiene solo alla cultura occidentale”. Ed è proprio l’ironia la chiave del film e della vita “l’ironia ci salverà” ha concluso Alessandro Gassman.

Cladio Bisio- "Non c'è più religione"
Cladio Bisio- “Non c’è più religione”

“Non c’è più religione”, diretto da Luca Miniero e scritto dal regista con

Alessandro Gassman "Non cè più religione"
Alessandro Gassman “Non cè più religione”

Sandro Petraglia e Astutillo Smeriglia, è prodotto da Cattleya con Rai Cinema. Nelle sale dal 7 dicembre distribuito da 01 Distribution con Claudio Bisio, Angela Finocchiaro, Nabiha Akkari, Alessandro Gassman, Massimo De Lorenzo.

La Trama: Una piccola isola del Mediterraneo e un presepe vivente da realizzare come ogni anno per celebrare il Natale. Purtroppo quest’anno il Gesù Bambino titolare è cresciuto: ha barba e brufoli da adolescente e nella culla non ci sta proprio. A Porto Buio però non nascono più bambini da un pezzo ma bisogna trovarne un altro a tutti i costi: la tradizione del presepe è infatti l’unica “resistenza per non scomparire”. Il sindaco Cecco, fresco di nomina, vorrebbe chiederne uno in prestito ai tunisini che vivono sull’isola: peccato che fra le due comunità non corra buon sangue. Ad aiutarlo nell’impresa due amici di vecchia data: Bilal, al secolo Marietto, italiano convertito all’Islam e guida dei tunisini, e Suor Marta, che non ne vuole sapere di “profanare” la culla di Gesù. I tre si ritroveranno uno contro l’altro, usando la scusa della religione per saldare i conti con il proprio passato… Un lama al posto del bue, un Gesù musulmano e un ramadan cristiano, una chiesa divisa in due e una madonna buddista: un presepe vivente così non si vedeva da 2000 anni nella piccola isola di Porto Buio. Una commedia esilarante sull’Italia di oggi, che si arrangia come può, dove l’unica religione che conta è la fantasia.

Di seguito un estratto video della conferenza stampa di “Non c’è più religione” presentato a Roma il 5 dicembre 2016

https://www.youtube.com/watch?v=VlTaZFUH1jw&feature=youtu.be