“In Punta di Piedi” un film anticamorra con Cristiana Dell’Anna, Bianca Guaccero e Marco Palvetti, sarà in onda su Rai Uno, lunedì 5 febbraio. “In punta di piedi” è una storia di speranza, un film anticamorra tutto al femminile, ispirato ad una storia vera. Al centro della storia le donne e il loro coraggio, interpretate da Bianca Guaccero e Cristiana Dell’Anna, insieme alla piccola Giorgia Agata. Una battaglia combattuta con amore, sacrificio e coraggio da tre donne che riescono a ribellarsi ad un destino già scritto.
Angela, 11 anni, ha un sogno: diventare una ballerina classica. Fin qui è tutto nella norma se non fosse che Angela (Giorgia Agata) vive a Secondigliano ed è la figlia di Vincenzo (Marco Palvetti), capo piazza dei Peluso, che decide di tradire il suo clan ed entrare nelle file di quello avversario. Vincenzo è braccato dai suoi “vecchi amici” e Angela e sua madre Nunzia (Cristiana Dell’Anna) sono in pericolo quanto lui, per questo vivono come recluse. Angela non può più frequentare la scuola di ballo. Il suo sembrerebbe uno di quei sogni che restano solo sogni.
Ma contro tutto e tutti, e contro soprattutto il volere del marito, Nunzia accompagna di nascosto la figlia alle lezioni di danza. La traveste, la fa uscire in piena notte, e d’accordo Lorenza (Bianca Guaccero), la sua insegnante di ballo, trova il modo di farle continuare le lezioni.
Angela grazie al suo grande talento, alla determinazione e al sacrificio di sua madre, al coraggio della sua insegnante, riuscirà a fuggire dalle atrocità e dalle brutture cui sembrava destinata, a costruirsi una brillante carriera lontana dalla violenza della camorra, e a diventare una famosa étoile.
Nunzia è una donna che gode dei privilegi riservati alle mogli dei camorristi, gode di “privilegi” a cui è difficile rinunciare. Anzi essere la moglie di un camorrista è il miglior futuro che si possa immaginare. Nunzia, che è nata e cresciuta in quel contesto, non ha mai messo in discussione le scelte del marito, ad aprirle gli occhi è la figlia Angela. Per lei affronterà una sfida senza pari. L’incontro con Lorenza, l’insegnante di ballo, sarà determinante. Anche Lorenza ha dei pesi nell’anima, ha lasciato il figlio in custodia alla nonna per emergere nel suo lavoro, ma il figlio rimasto a Marcianise, muore per droga, i sensi di colpa sono così forti da schiacciarla, così decide di aprire la scuola di danza con la speranza di portare in quel luogo una nuova prospettiva, un modo per uscire da quel circolo vizioso di violenza e sopraffazione.
Lorenza conosce la famiglia da cui viene Angela: sa che è figlia dell’uomo che organizza lo
spaccio nel quartiere dove è morto suo figlio. Vincenzo Lerro rappresenta tutto ciò contro cui Lorenza lotta ma lei è troppo integerrima e onesta intellettualmente per far ricadere su Angela le colpe di suo padre e soprattutto per non accorgersi che la bambina ha un talento straordinario.
Di fronte ad Angela, ai suoi progressi, alla sua voglia di imparare, Lorenza sente rinascere in sé qualcosa che credeva fosse morto per sempre: il germe di una speranza, della voglia di vivere, la sensazione che forse nelle cose ci sia un senso, ma non immagina quanto
quella bambina le cambierà la vita.
