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“Quarto Grado”. venerdì 25 in prima serata si parla del dramma di Francavilla

In onda su Rete Quattro: i conduttori. Lo speciale mamme
“Quarto Grado”: i conduttori Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero

Gianluigi Nuzzi, con Alessandra Viero, al timone del nuovo appuntamento con “Quarto Grado”. Il programma in onda venerdì 25 maggio, in prima serata, su Retequattro si occuperà in apertura di quanto accaduto domenica tra Chieti Scalo e la A14, all’altezza di Francavilla.

Gli accertamenti e le autopsie stanno ricostruendo un dramma terribile, ma al momento inspiegabile: Fausto Filippone, 49 anni, avrebbe spinto giù dal balcone la moglie Marina Angrilli quindi, una volta giunti i soccorsi, sarebbe salito in macchina con sua figlia Ludovica per recarsi sul viadotto Alento; qui, ha gettato la ragazzina di 10 anni per poi suicidarsi allo stesso modo, dopo 7 ore in bilico sul ciglio dell’autostrada.

I familiari vogliono sapere come sia riuscito ad allontanarsi dalla propria abitazione, dopo quanto successo alla consorte.

Nel giorno dei funerali della donna e della figlia, “Quarto Grado” prova a capire cosa abbia potuto sconvolgere la normalità di questo nucleo familiare. Cosa ha spinto l’uomo a compiere questi gesti? Cosa è successo durante quelle drammatiche ore di trattativa?

Il 15 gennaio 2017, Luigi Messina avrebbe ucciso sua moglie Rosanna Belvisi con 29 coltellate. Nel processo di primo grado, celebrato con il rito abbreviato, a fronte dei 30 anni di carcere richiesti dal Pm, il giudice lo ha condannato a 18 anni di carcere, escludendo l’aggravante della crudeltà. La figlia Valentina Belvisi, che già si era detta insoddisfatta per questa sentenza, pochi giorni fa ha manifestato la propria contrarietà all’ipotesi di uno sconto di pena nel processo di appello, previsto tra pochi giorni. Il programma a cura di Siria Magri approfondisce e analizza tutta questa vicenda.

In puntata, inoltre, previsto un collegamento con Gallipoli in occasione della cerimonia di consegna del Premio Barocco, vinto da Gianluigi Nuzzi. Il riconoscimento, assegnato dall’Università di Lecce, gli viene attribuito per aver tenuto viva «l’attenzione sull’omicidio della povera Noemi Durini di Alessano, nel Salento» e per come “Quarto Grado” ha trattato la delicata vicenda che ha scosso non solo la zona ma tutta l’Italia.