Home Arte “ Viaggio in Italia “ mostra di Hiroshi Sugimoto per Galleria Continua

“ Viaggio in Italia “ mostra di Hiroshi Sugimoto per Galleria Continua

All’interno dell’hotel The St. Regis Roma, Galleria Continua presenta per la prima volta nei suoi spazi espositivi di Roma una delle figure centrali del panorama artistico internazionale: Hiroshi Sugimoto nato a Tokyo nel 1948 con le sue opere raggruppate per cicli tematici che si sviluppano nel lungo periodo.

Le fotografie di Hiroshi Sugimoto costituiscono un vero e proprio strumento di indagine sullo stesso mezzo fotografico, attraverso il quale nascondere o svelare la sottile linea che separa la realtà dall’apparenza. La sua ricerca si presenta come una riflessione sul tempo, che passa sia per la procedura di lavoro, sia per la scelta dei soggetti, cristallizzati in un attimo e resi eterni dallo scatto dell’artista con un’intuizione quasi visionaria.

“Viaggio in Italia” è il titolo della mostra accompagnata da un testo critico di Ilaria Bernardi che muovendo dagli interni di alcuni teatri storici (tra questi Bologna, Sabbioneta, Mantova) ripercorre parte delle tappe italiane di un celebre viaggio di quattro delegati giapponesi conosciuti anche come i “Quattro Ragazzi” o “Tenshōken’ōshisetsu” che letteralmente significa “L’Ambasciata Tenshō in Europa” – per concludersi negli spazi sconfinati del mare di Amalfi.

Sugimoto, nell’ambito del progetto “ Theaters “ iniziò a fotografare per circa quarant’anni l’interno di cinema e di teatri di tutto il mondo e, dal 2013, dopo un’interruzione di quasi quindici anni, Sugimoto riprese a lavorare sui teatri includendo per la prima volta nei suoi scatti, oltre allo schermo illuminato, anche la platea e la galleria del teatro, estendendo la visuale allo spazio del pubblico.

Nel solco di questa più recente ricerca s’includono le opere esposte in galleria dal 24 novembre al 13 febbraio 2024. In Theatersi il tempo di esposizione utilizzato per la fotografia corrisponde al tempo di proiezione del film, ciò consente a Sugimotodi catturare la durata dell’intero film in un solo scatto, trasformando lo schermo in un rettangolo bianco in grado di illuminare il teatro e restituirne la bellezza architettonica, così come a svelarne i dettagli appena percepibili nella semioscurità. Proprio come avviene nei suoi Seascapes, dove i mari rappresentano un passato che va rigenerandosi e ripetendosi – ogni volta più ricco di vissuto e di storia – anche in questa occasione l’artista delega allo spettatore la responsabilità di declinare al tempo attuale la memoria contenuta in un magico spazio bianco.

Come si legge nel testo di Ilaria Bernardi “l’idea di fondo degli scatti esposti alla Galleria Continua Roma che fanno parte di quel progetto è vincere contro il tempo, annullandone lo scorrimento, eternizzandolo e cristallizzandolo in uno specifico momento”.