Home Moda e Tendenze WineSummer Hits #07 – KELLEREI ANDRIAN, LAGREIN ROSÉ ALTO ADIGE DOC

WineSummer Hits #07 – KELLEREI ANDRIAN, LAGREIN ROSÉ ALTO ADIGE DOC

Sempre in terra di confine per la tappa #07 di WineSummerHits, i vini per l’estate consigliati da Il Profumo della Dolce Vita, e questa volta siamo in Alto Adige – Südtirol.

In uno dei territori vitivinicoli italiani più piccoli, 5.000 viticoltori si dividono una superficie vitata di meno di 5.400 ettari, di cui il 98% è soggetto al disciplinare DOC, ma è anche la regione con il maggior numero di riconoscimenti (guide e concorsi nazionali e internazionali) in relazione alla superficie vitata.

Suddiviso in sette principali aree vinicole, distribuite nelle zone climatiche più disparate, con terreni diversi e quote che variano fra 200 e più di 1.000 metri s.l.m., in ognuna delle quali vi è almeno una cantina sociale che le rappresenta al meglio. Qui le Kellereigenossenschaften ovvero le cantine cooperative rappresentano circa il 70% dell’intera produzione ma soprattutto sono sinonimo di grandissima qualità e riconoscibilità di un terroir alquanto unico. Una storia lunga quasi 130 anni, da quando, sotto l’Impero Austroungarico prima, e nel Regno d’Italia poi, per far fronte a crisi del mercato, malattie, alluvioni, dazi doganali ridotti, concorrenza dei rossi italiani, la cooperazione e le sinergie furono le più naturali e vincenti soluzioni.

Le sette principali aree vinicole dellAlto Adige – Südtirol

E fu proprio in quegli anni che si posero le basi dell’attuale e conosciuto Südtirol enoico.

Oggi la nostra scelta si chiama Kellerei Andrian, la cantina più antica dell’Alto Adige, fondata nel 1893 che è anche la più piccola cooperativa vinicola altoatesina, con le sue 500.000 bottiglie tra vino rosso, bianco e rosa.

Aa proposito di quest’ultimi, i rosé, il trend di crescita è abbastanza esponenziale, ma sarebbe molto riduttivo segnalarlo solo come fenomeno di moda, passeggero, destinato a scemare. La sua forza, sia a livello internazionale sia in Italia, la possiamo ritrovare soprattutto nel nuovo modo di pensare ai vini rosa. Non più un vino che serve per completare la linea di prodotti, o ottenuto con uve ritenute “non all’altezza” di un buon rosso, bensì un vino pensato già in vigna, con delle uve più che adatte a produrre degli eccellenti rosati, e che trasmettano soprattutto la riconoscibilità di un territorio.

Su tale aspetto la Provenza è stata maestra, ad esempio, con i vini della denominazione Côtes de Provence, dal caratteristico colore che va dal rosa tenue al color buccia di cipolla, divenuti i vini rosa più apprezzati dai palati più esigenti di tutto il mondo. Non da meno in Italia, il territorio del Lago di Garda con il suo Chiaretto, targato Bardolino o Valtènesi, in quest’ultimo decennio si è distinto nel panorama internazionale. Stesso scenario si sta delineando per l’Alto Adige che su questo comparto si difende bene.

Rudi Kofler, Enologo Kellerei Andrian e Kellerei Terlan

In Südtirol il rosé ha una storia molto particolare, profondamente radicata nella nota varietà autoctona del Lagrein. “Molto tempo prima che il Lagrein venisse vinificato come un vino fermo rosso e intenso, i viticoltori della regione erano soliti produrre vini rosati da queste uve; vini che battezzarono come Lagrein Kretzer – ci spiega Rudi Kofler, enologo di Kellerei Andrian, che da oltre mezzo secolo realizza vini rosa con uve Lagrein  – Nel tempo il nome Kretzer è scomparso, ma la tradizione del rosé è rimasta ben salda alle sue radici e da qualche anno sta vivendo una vera e propria rinascita.”

LAGREIN ROSÉ ALTO ADIGE DOC

Attualmente il Lagrein Rosé firmato Cantina Andriano è disponibile in commercio con l’annata 2020. Le uve di Lagrein sono allevate tra i 260 – 380 m. di altitudine, su terreni rossastri e argillosi di roccia calcarea, con stratificazioni di pietra dolomitica bianca. La resa è di 70 ettolitri per ettaro. Dopo la tradizionale vinificazione prevista per i vini rosati, il Lagrein Rosé affina in vasche d’acciaio inox a temperatura controllata. “Attuando una macerazione relativamente breve, possiamo ottenere un colore leggermente più intenso, tipico del Lagrein, mantenendo al tempo stesso una limpidezza e brillantezza che ricordano i vini rosati della Francia. –  ci rivela Kofler – Il Lagrein Rosé è leggero, fresco, con un’acidità armoniosamente integrata. Un rosé che incarna il piacere del gusto, un vino perfetto per l’estate”.

Un vino ottimo come aperitivo ma particolarmente adatto anche al consumo estivo con cibi freschi e leggeri. Per gustarlo al meglio servire ad un temperatura di 10° – 12°C in un calice di media apertura per vini bianchi leggeri e di media struttura. Ottimo da bere oggi, ma in grado di dare soddisfazione anche tra 2/3 anni.

KELLEREI-ANDRIAN.COM
Crediti Fotografici: Cantina Terlano Coop. Soc. Agr. 
"Milanese d’adozione con radici napoletane, Wine Writer e Sommelier, crea il suo “Keep in Wine” per necessità di “rimanere in contatto” con l’eno-mondo condividendone ogni nuova e straordinaria esperienza e per permettere a chi lo legge di essere sempre aggiornato sugli eventi in programma e su quelli avvenuti, affascinando i lettori con racconti, aneddoti, curiosità e retroscena prendendosi anche la libertà di esprimere le sue preferenze, perché il bello del vino (e non solo), come sostiene Antonio, è che non c’è mai un giusto o sbagliato, buono e cattivo, ma solo tanto personalissimo gusto! Nella vita si occupa di altro, forse con la stessa enfasi ma di certo non con la vocazione che ritrova davanti ad un buon bicchiere di vino. Tolta la cravatta del matematico e consulente, blocco alla mano e reflex al collo, non perde occasione per annotare storie, percezioni e sapori oltre che immortalare volti, dettagli e colori che ogni sorso gli trasmette. Iscritto all’albo ASA – Associazione Stampa Agroalimentare Italiana, gruppo di specializzazione dei giornalisti di settore, collabora con diversi Magazine enogastronomici. Giudice nelle commissioni d’assaggio di Concorsi Enologici."