Home Moda e Tendenze WineSummer Hits #24 – GIOVANNI ROSSO, ROERO ARNEIS DOCG

WineSummer Hits #24 – GIOVANNI ROSSO, ROERO ARNEIS DOCG

Il racconto #24 di WineSummerHits, i consigli dei vini dell’estate de Il Profumo della Dolce Vita, ci porta sulla sponda sinistra del Tanaro, nel territorio di Roero, di fronte alle Langhe per un grande bianco nella terra dei rossi, il Roero Arneis Docg di Giovanni Rosso.

Prima di lasciare spazio al vino, qualche cenno sulla storica cantina di Serralunga d’Alba. Guidata dal 2001 da Davide Rosso, la sua famiglia da oltre 100 anni è proprietaria di una decina di ettari dei migliori Cru delle Langhe: dai top Cerretta e La Serra, passando per Broglio, Meriame, Sorano, Costa bella, Lirano e Damiano. Inoltre il 2011 ha visto “il ritorno a casa” dell’iconica Vigna Rionda, un ettaro di vigneto magico, proprietà della famiglia Rosso Canale dal lontano 1934.

Le vicissitudine del secondo dopo guerra costrinsero la famiglia a venderla, fu poi riacquistato da Tommasino Canale. Alla sua morte la proprietà fu ereditata da Ester Canale mamma di Davide, e moglie di quel Giovanni che, all’inizio degli anni ’80, rivoluzionò il mondo del Barolo. Giovanni Rosso ristrutturò gran parte dei suoi vigneti con sesti di impianto modernissimi, atti a produrre solo uva di grande qualità, rendendo grande il Nebbiolo che arrivava da queste parte.

Davide Rosso con sua mamma Ester Canale davanti a Vigna Rionda

La sua eredità oggi è tutta nel lavoro di suo figlio Davide, enologo con esperienze importanti, che non appena entrato in aziende decise subito di occuparsi personalmente della vinificazione e dell’élevage dei vini con un obiettivo che ancor oggi persegue: “Il vino deve essere la perfetta copia del suo Terroir”

Questo è anche possibile perché i suoi vigneti per tipologia del terreno, altitudine ed esposizione sono molto diversi, variano da un cru all’altro, richiedendo una grande attenzione in ogni lavoro che va adattato alla singola vigna e, di conseguenza, anche alle condizioni metereologiche, spesso differenti ogni anno. Ed è per questo che nei vini di Davide si riescono a percepire tante e variegate sfaccettature, ma soprattutto l’andamento della natura anno dopo anno.

Un uomo a cui piace mettersi in gioco, cercare nuove sfide, non fermarsi sugli allori, seppur tanti, visto la considerazione che la critica di settore e gli appassionati riservano ai suoi vini, un maestro nell’arte di fare sistema e nel diversificare l’offerta di altissima qualità della Cantina di famiglia. Così che dopo una lunga ricerca nel maggio 2016 acquista una tenuta sull’Etna, facendo da apripista praticamente ad altri famosi produttori delle Langhe.

A Solicchiata di Castiglione di Sicilia, sul versante nord est, patria d’elezione del Nerello Mascalese, quasi 7 ettari dove trovo spazio, oltre al Nerello, anche il Carricante e piccole percentuali di altre varietà autoctone. La tipologia d’impianto è stata ribattezzata “a candelabro”, si tratta di alberelli dell’età media di quarant’anni sviluppati bidimensionalmente per dar vita a filari; altitudine media è di 750m s.l.m.

Cantina e Vigneti Giovanni Rosso sull’Etna

Da questi terreni subito un risultato sensazionale, il suo Etna Rosso DOC 2018 da poco ha conquistato la Place de Bordeaux, l’hub di compravendita più prestigioso al mondo per il mercato dei vini internazionale di alta qualità, il primo della denominazione Etna a riuscirci.

Non stanco, nel giugno 2020, parte con una nuova avventura targata Champagne: l’importazione esclusiva in Italia dello Champagne Le Mesnil. Una linea classica e prestigiosa che si affianca idealmente alla filosofia e ai valori della famiglia e della cantina, simbolo di un grande territorio, è la cooperativa dei piccoli vigneron di Les Mesnil-sur-Oger, uno dei quattro villaggi principali della Cote des Blancs che posseggono solo vigne Grand Cru.

Davide Rosso e il suo Etna Rosso DOC 2018

Ma Davide è inarrestabile, è così anche il suo sogno, produrre un grande bianco piemontese, dopo 7 anni dedicati a studi e sperimentazioni sull’Arneis, oggi è realtà. Già denominato affettuosamente “Super Arneis” da négoçiants e sommelier, Davide ci spiega che “Ci piaceva l’idea di un vino estivo, capace di durare nel tempo, gradevole e beverino ma complesso e con una bella identità, quasi “una cultura” ecco. Un vino persistente, ambasciatore del nostro pensiero, della nostra identità e del nostro terroir. Finalmente lo lanciamo sul mercato, generoso, complesso e morbido come lo volevamo”.

GIOVANNI ROSSO ROERO ARNEIS DOCG

Le uve, 100% Arneis, subiscono una breve macerazione a contatto con le bucce seguita da fermentazione di circa 21 giorni in vasche d’acciaio. Affinamento, sempre in inox, di 4 mesi sur lie con batonnage settimanale. Il non utilizzo della barrique è stata una scelta per preservare i suoi sentori raffinati ed eleganti. Netti i richiami d’acacia, pera e pesca con tocchi di frutta tropicale. L’attacco è morbido e persistente. Il sapore è fresco, equilibrato, minerale e dalla spiccata sapidità, tipico dei vini derivanti dai terreni sabbiosi del Roero, un tempo toccato dal mare.

Ideale come aperitivo, ottimo con frutti di mare, triglie fritte o zuppa di verdure | Per gustarlo al meglio servire ad un temperatura di 8° – 10°C in un calice in un calice per vini bianchi di media apertura, ideali per vini mediamente strutturati. Già pronto da bere. Un lustro in cantina non intaccherà le sue qualità organolettiche.

GIOVANNIROSSO.IT

Crediti Fotografici: Azienda Agricola Giovanni Rosso, di Rosso Davide
"Milanese d’adozione con radici napoletane, Wine Writer e Sommelier, crea il suo “Keep in Wine” per necessità di “rimanere in contatto” con l’eno-mondo condividendone ogni nuova e straordinaria esperienza e per permettere a chi lo legge di essere sempre aggiornato sugli eventi in programma e su quelli avvenuti, affascinando i lettori con racconti, aneddoti, curiosità e retroscena prendendosi anche la libertà di esprimere le sue preferenze, perché il bello del vino (e non solo), come sostiene Antonio, è che non c’è mai un giusto o sbagliato, buono e cattivo, ma solo tanto personalissimo gusto! Nella vita si occupa di altro, forse con la stessa enfasi ma di certo non con la vocazione che ritrova davanti ad un buon bicchiere di vino. Tolta la cravatta del matematico e consulente, blocco alla mano e reflex al collo, non perde occasione per annotare storie, percezioni e sapori oltre che immortalare volti, dettagli e colori che ogni sorso gli trasmette. Iscritto all’albo ASA – Associazione Stampa Agroalimentare Italiana, gruppo di specializzazione dei giornalisti di settore, collabora con diversi Magazine enogastronomici. Giudice nelle commissioni d’assaggio di Concorsi Enologici."