Home Moda e Tendenze WineXmas Pills #14 – TENUTA DI GHIZZANO NAMBROT 2017 COSTA TOSCANA IGT

WineXmas Pills #14 – TENUTA DI GHIZZANO NAMBROT 2017 COSTA TOSCANA IGT

Il Profumo della dolce Vita per WineXmasPills #14 si dirige lungo la Costa degli Etruschi per incontrare uno dei grandi protagonisti dell’Altra Toscana, quella tirrenica, quella un po’ fuori dagli schemi, influenzata dal mare e dal vento, forse con meno forma e più sostanza.

Su di una collina a 200 metri di altitudine, nella zona detta delle Terre di Pisa, a circa 30 km dal mare si trova il piccolo borgo di Ghizzano di Peccioli, residenza che dalla fine del XIV secolo è di proprietà dell’antica e nobile Famiglia Venerosi Pesciolini. Ed è qui che Veneroso Venerosi fece costruire una cantina e un frantoio attorno alla storica torre di avvistamento, che ancora oggi domina la cittadina, edificata dagli antenati della sua famiglia nel 1370, ponendo così le basi di quella che sarebbe diventata Tenuta di Ghizzano.

Oggi quell’antica dimora è diventata la villa residenziale della famiglia, nonché sede dell’azienda, mentre il suo parco, un tipico Giardino all’italiana in stile di ispirazione classico tardo-rinascimentale, con affaccio panoramico sul fiume Era, e sullo sfondo le colline della maremma pisana, è anche aperto al pubblico nelle sere d’estate.

La Tenuta di Ghizzano è una delle aziende agricole più antiche del territorio, ma anche una delle più innovative. Completamente biologica e biodinamica, la tenuta conta oggi circa 350 ettari di cui 20 di vigneti, 20 di oliveti, 150 coltivati a cereali e più di 150 che ancora ospitano boschi e pioppeti.

Il cambio rotta di questa azienda avviene per mano del Conte Pierfrancesco Venerosi Pesciolini nel corso degli anni 80. Innamorato delle sue Terre di Pisa e consapevole delle enormi potenzialità di questo territorio, il Conte decise di iniziare a produrre vini di altissima qualità in un periodo storico in cui si era concentrati soprattutto sulle quantità. Con l’aiuto dell’amico Piermario Meletti Cavallari, inizia una ricerca sulle varietà di Sangiovese autoctone e sperimenta la produzione del Cabernet Sauvignon e del Merlot. Già 40 anni fa, il pioniere dello sviluppo di Tenuta di Ghizzano, aveva fatto sua la filosofia del Less is more, dando così un grande contributo al rinnovamento dell’enologia italiana.

Pierfrancesco Venerosi Pesciolini con la moglie Carla Michelazzi

Oggi alla guida della tenuta vi sono Lisa, Ginevra, e Francesca, le 3 figlie di Pierfrancesco. Ma chi ha seguito fino in fondo le orme del papà è stata Ginevra, la secondogenita entrata in azienda nel 1995, che adesso si occupa di tutta la parte agronomica e commerciale della Tenuta. Con molto lavoro e passione ha creato l’attuale e moderna Azienda Agricola, curando in prima persona il passaggio all’agricoltura biologica prima, e biodinamica dopo, e producendo dei vini che “Rispecchiano l’ambiente in cui nascono, fatto di agricoltura biologica e biodinamica certificata, e una cura e rispetto per l’armonia naturale delle cose, che portiamo avanti in vigna come in cantina”, come la stessa Ginevra Venerosi Pesciolini ci ha raccontato.

Ginevra Venerosi Pesciolini e il Nambrot

La produzione annua si attesta intorno alle 80.000 bottiglie. 5 le referenze: il Veneroso, il Nambrot, Il Ghizzano Rosso e Il Ghizzano Bianco, oltre, come da tradizione, un ottimo vino dolce, il Passito IGT San Germano, ottenuto da Trebbiano, Malvasia bianca e Colombana da vecchie vigne.

Proprio il Nambrot, divenuto negli anni il vino di maggior prestigio della Tenuta fu creato da Ginevra nel 1996 dedicandolo al Conte Nambrot, Cavaliere di Carlo Magno, primo antenato dei Venerosi Pesciolini.

TENUTA DI GHIZZANO NAMBROT 2017 COSTA TOSCANA IGT

È il vino di ricerca della Tenuta di Ghizzano. Come detto nasce con l’annata 1996 da uve Merlot e si evolve negli anni come tipico blend bordolese. In quest’ultima annata, NAMBROT 2017, è 60% Merlot ed il restante suddiviso in parti uguali tra Cabernet Franc e Petit Verdot.

Vendemmia manuale, con ulteriore selezione dei grappoli sul tavolo di scelta prima della diraspatura. Pigiato con i piedi, sia per la fermentazione alcolica sia per quella malolattica si utilizzano solo lieviti indigeni, ed entrambe avvengono in tini di legno aperti e/o in cemento, per un una durata che va dai 7 ai 12 giorni, a seconda della varietà e soprattutto dell’annata. I travasi sono effettuati senza l’uso di pompe. Matura 18 mesi in barrique di rovere francese nuove (solo il 30% del vino), di 2° e di 3° passaggio

Nel calice si presenta con un rosso rubino intenso e fitto, dai riflessi violacei eleganti e luminosi. Al naso inebrianti profumi di macchia mediterranea freschi e balsamici si intrecciano a dei piccoli frutti rossi maturi, ciliegie e more in primis, sentori tostati di vaniglia ed un cioccolato bianco lasciano il finale ad una lunga nota iodata. Sorso elegante, composto, ottima corrispondenza naso-bocca, la verve balsamica si integra perfettamente ad una trama tannica già ben definita che ricama un’armonia senza tempo. Dotato di buona struttura è un vino che si fa bere molto volentieri e dove la terra, il calore, la mineralità e il carattere dell’Altra Toscana sono ben rappresentate.

QUALI PIATTI NATALIZI ABBINARE

Ideale con carni rosse in umido, pasta con sughi di carne, arrosti o grigliate, e come da tradizione si abbina perfettamente all’onnipresente selvaggina toscana, soprattutto al forno.

Per gustarlo al meglio servire ad un temperatura di 18° – 20°C in un calice ampio per vini rossi di buona struttura e intensità. Aprire la bottiglia un’ora prima di servirlo. Già ottimo per essere degustato subito, se correttamente conservato si può lasciar riposare in cantina ad evolvere ancora per una decade almeno.

TENUTAGHIZZANO.COM
Crediti Fotografici: Tenuta di Ghizzano Società agricola S.s.