Home Moda e Tendenze WineXmas Pills #8 – PFITSCHER SAUVIGNON BLANC RISERVA MATHIAS 2018

WineXmas Pills #8 – PFITSCHER SAUVIGNON BLANC RISERVA MATHIAS 2018

Anche per oggi si conferma il binomio enoico Alto Adige – Tradizioni di famiglia per la tappa #8 della nostra rubrica quotidiana, WineXmasPills.

Protagonista è la famiglia PFITSCHER, proprietaria dell’omonima tenuta, e la sua secolare storia che ha inizio nel 1861 con Mathias Pfitscher, fondatore dell’azienda (più agricola che vitivinicola), portata avanti con una svolta decisiva da Klaus Pfitscher. Nel 1978, dopo gli studi a S. Michele all’Adige, Klaus decide di dedicarsi alla vinificazione dei vitigni più ambiziosi trasformando quello che era il Maso Zum Rutter, nel centro del paese di Montagna, da agriturismo a vera e propria azienda vitivinicola.

Veduta dalla sala degustazione

Sono tre le generazioni di viticoltori che insieme lavorano e vivono in questa tenuta. Come in tutte le famiglie, ognuno ha il suo carattere e la sua peculiarità, ma schiettezza e sincerità sono il fil rouge che li accomuna, oltre ovviamente ad essere pazzi per il vino da ben sette generazioni, tutte con lo stesso obiettivo sempre in mente: riempire i calici degli appassionati con vini eleganti e di carattere, tirando fuori il meglio che dalla natura ricevono.

In questa storia Papà Klaus è il mastro cantiniere, mentre alla guida dell’amministrazione c’è mamma Monika, che ricopre anche il ruolo centrale di tutte le famiglie, ovvero l’angelo del focolare. Daniel, il primogenito, mette a frutto i suoi studi in Economics and Business Administration diventando il regista dell’azienda, per lui il marketing non ha più segreti. Hannes, l’altro figlio, è l’enologo, studi a Geisenheim e tante idee per la testa. Marion, la piccola della casa, dopo aver girovagato per il mondo, si occupa ora di tutti gli eventi aziendali. A tal proposito la cantina ospita ogni anno un importante appuntamento per l’Alto Adige, PFITSCHER & FRIENDS, dove è possibile degustare e conoscere meglio una selezione di eccellenze vinicole italiane e internazionali distribuite dal Gruppo Meregalli.

Last but not the least, Nonno Alfred, vero conoscitore dei terreni, esperto di vigne ma soprattutto colui che ha tramandato al figlio e ai nipoti tutte le conoscenze e la passione per il vino e soprattutto per la sua terra.

Hannes, Klaus, Monika, Marion, Daniel e Alfred Pfitscher

Ad oggi sono circa 15 gli ettari vitati, con una produzione media annua di 100mila bottiglie, suddivisi quasi equamente tra vini bianchi e rossi. I vigneti sono sparsi in 5 comuni ad un’altitudine tra i 250 e i 900 metri, principalmente allevati a Pinot Nero, Gewürztraminer e Sauvignon Blanc.

Nella loro linea di punta Single Vineyards, Hannes riesce a esprimere tutta la sua bravura ed esperienza. Utilizzando soltanto le uve più pregiate da vigneti singoli, compone vini eleganti, stratificati e multidimensionali, caratterizzati da mineralità, aromi eleganti ed ottimo potenziale d’invecchiamento. Per questo motivo abbiamo scelto il SAUVIGNON BLANC RISERVA MATHIAS 2018.

Vigna Kathreinerfelder a Fiè allo Sciliar

Il Sauvignon Blanc nacque probabilmente nella Francia sudoccidentale da un incrocio casuale fra Traminer e Chenin Blanc. Un vitigno che iniziò a diventare interessante per gli altoatesini dal 1980 in poi. Fortunatamente nel corso degli anni il suo stile si è differenziato abbastanza dagli altri territori italiani, quasi da poterlo definire, proprio come piace a noi, il floreale che non sa di vegetale. Infatti nei Sauvignon Blanc del Südtirol le tipiche note erbacee e vegetali lasciano spazio agli aromi floreali e a sensazioni agrumate, che nel caso di affinamento in legno, si evolvono e diventano più complesse.

SAUVIGNON BLANC RISERVA MATHIAS 2018 SÜDTIROL – ALTO ADIGE DOC

Interessante rappresentazione moderna di questo vitigno, nasce da un vigneto selezionato a 900 m. d’altitudine a Fiè allo Sciliar, la Vigna Kathreinerfelder. Questo è l’ultimo nato dei vini di famiglia, essendo il primo millesimo targato 2016. Dopo una macerazione di circa sei ore prima della pressatura, la fermentazione avviene per il 70% in piccole botti di rovere e per il 30% in contenitori d’acciaio a una temperatura controllata di 18° C. Segue un affinamento sulle fecce fini per 16 mesi. Riposa ancora qualche mese in bottiglia prima della commercializzazione.

Alla vista si presenta di un color giallo paglierino con luminose sfumature color dell’oro. Al naso è complesso, note tropicali e delicati fiori di sambuco si alternano ad erbe aromatiche e sentori minerali di pietra focaia. Chiude con una fresca sensazione agrumata. Al palato colpisce per la sua precisione e profondità. Un vino dotato di una buona struttura, tensione acida ed una vena sapida che l’accompagna lungo tutto il sorso . Ottima la sua persistenza gustativa.

QUALI PIATTI NATALIZI ABBINARE

Ideale con pesce e frutti di mare, ottimo con un risotto agli asparagi, ben si accompagna a piatti a base di carni bianche, o accostato ad un Sextner Almkase non troppo stagionato, il tipico formaggio di malga di Sesto in Val Pusteria.| Per gustarlo al meglio servire ad un temperatura di 9° – 11°C. in un calice ampio per vini bianchi di buona struttura e intensità. Vino già pronto che darà il meglio di sé tra 3-4 anni. Tra 10 e 20 anni il potenziale di invecchiamento.

PFITSCHER.IT
Crediti Fotografici: Weingut Pfitscher

 

"Milanese d’adozione con radici napoletane, Wine Writer e Sommelier, crea il suo “Keep in Wine” per necessità di “rimanere in contatto” con l’eno-mondo condividendone ogni nuova e straordinaria esperienza e per permettere a chi lo legge di essere sempre aggiornato sugli eventi in programma e su quelli avvenuti, affascinando i lettori con racconti, aneddoti, curiosità e retroscena prendendosi anche la libertà di esprimere le sue preferenze, perché il bello del vino (e non solo), come sostiene Antonio, è che non c’è mai un giusto o sbagliato, buono e cattivo, ma solo tanto personalissimo gusto! Nella vita si occupa di altro, forse con la stessa enfasi ma di certo non con la vocazione che ritrova davanti ad un buon bicchiere di vino. Tolta la cravatta del matematico e consulente, blocco alla mano e reflex al collo, non perde occasione per annotare storie, percezioni e sapori oltre che immortalare volti, dettagli e colori che ogni sorso gli trasmette. Iscritto all’albo ASA – Associazione Stampa Agroalimentare Italiana, gruppo di specializzazione dei giornalisti di settore, collabora con diversi Magazine enogastronomici. Giudice nelle commissioni d’assaggio di Concorsi Enologici."