“Onda su Onda” un film inaspettatamente malinconico, un racconto divertente con uno sfondo di malinconia, quella di una terra, l’Uruguay, dove apparentemente non accade nulla, dai ritmi lenti, lontani anni dal carattere sud americano a cui siamo abituati e di cui in realtà conosciamo poco. La storia ha inizio su una nave un po’ “sgangherata”… il comandante, Massimiliano Gallo, è molto particolare e altrettanto lo è il suo equipaggio, tra cui il cuoco Alessandro Gassman, uomo taciturno e misterioso che porta dentro chissà quale passato…L’incontro con Gegè, Roco Papaleo non parte con le migliori premesse. Gegè è un cantante che ha avuto poco successo, la sua faccia non corrispondeva alla voce, più volte ha dovuto prestare la sua voce ad un altro volto più adatto alla Tv, lasciandogli dentro quel senso di fallimento. Ora, finalmente, sembra che qualcuno si sia ricordato di lui e lo invita per un grande evento in Uruguay. Ecco che tutti i temi dei film di Papaleo si ritrovano: la musica innanzitutto, il viaggio e l’amicizia. La musica è una protagonista invisibile ma presente sempre in “Onda su Onda” , che prende il titolo dalla nota canzone di Paolo Conte e rappresenta
anche “il naufragio per ritrovare la felicità..”, ha spiegato Rocco nel corso della presentazione alla stampa romana, ed è anche il suo sogno più grande forse: “mi sarebbe piaciuto cantare sul palco dell’Ariston, se fosse partita la musica…però ero lì con Alessandro per un motivo preciso…”, ci ha confidato. Altro protagonista del film, ancora il viaggio, un viaggio reale e metaforico. Quello reale che porta i protagonisti in una terra lontana e sconosciuta, quello metaforico della ricerca di se stessi e della felicità. L’Amicizia, l’amore e i sentimenti che scorrono come un sottofondo malinconico, dicevamo, rispetto alle gag e alle situazioni comiche, di una comicità sottile, mai urlata, come non sono urlati i sentimenti accompagnando ed assecondando i ritmi e l’andamento della terra in cui approdano i personaggi. Per non rivelare troppo del film non aggiungiamo altro alla trama, di certo i risvolti imprevedibili ci sono e, soprattutto “Onda su Onda” è un film poetico che richiede una certa sensibilità per essere compreso a fondo, non colpisce al primo sguardo, ti lascia dentro un senso di malinconia e di speranza insieme, nonostante tutto. Per noi il film di Rocco Papaleo è quasi un invito a guardare lontano, oltreoceano potremmo dire, l’orizzonte più volte citato nel film.
Di seguito il video di una parte della conferenza stampa in cui la protagonista femminile, Luz Cipriota, canta “Liberame”,
inizialmente parte del film, poi tolta per motivi di narrazione. Onda su Onda sarà nelle sale cinematografiche dal 18 febbraio.
https://www.youtube.com/watch?v=kbz3mYcH8CA&feature=youtu.be
