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La personalità di Goya ed i riflessi sul turismo spagnolo in età moderna in un docufilm sulla vita dell’artista

La personalità di Goya ed i riflessi sul turismo spagnolo in età moderna in un docufilm sulla vita dell’artista

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L’Ufficio spagnolo del turismo ha presentato un interessante docu-film sulla vita e le opere di uno dei più grandi pittori ed incisori spagnoli vissuti tra la fine del secolo XVIII e l’inizio del XIX, pioniere dell’arte moderna che con i suoi dipinti ha saputo descrivere gli sconvolgimenti storici in corso influenzando i più importanti pittori coevi e del secolo successivo: Francisco José de Goya y Lucientes più correntemente conosciuto semplicemente come Goya, spesso indicato come l’ultimo degli antichi maestri e il primo dei moderni.

Il docu-film, diretto da Joé Luis Lopez_Linares e scritto da Jean_Claude Carrière e Cristina Othero Roth è certamente un’occasione per conoscere più da vicino un artista che con le sue opere è stato in grado, più di altri, di descrivere gli incubi, le ossessioni ed i fantasmi che agitano gli esseri umani anche attraverso la creazione di creature fantastiche dall’aspetto quasi allucinante.

Il pittore, sordo a causa di una sconosciuta malattia che influenzò non solo il suo essere ma anche le sue opere che, da allora, divennero sempre più espressione di pessimismo, riuscì a descrivere una visione desolante dell’esistenza, dipinse una infinità di opere nel tempo divenute famose: dalla celeberrima Maya Desnuda ( il più importante tra i i ritratti delle Maye da lui dipinte ) ai ritratti della famiglia di Carlo IV, passando per lePitture Nere realizzate sulle pareti della sua casa, la Quinta del Sordo a Saragozza, ed ancora visibili, per arrivare alla serie della Tauromachia.

Il docu-film illustra, con dovizia di particolari, tutto l’arco pittorico del grande pittore di Saragozza, evidenziando con le immagini ( che hanno del fantastico ) i dettagli dell’opera e dell’arte di Francisco Goya; particolari riferimenti sono rivolti alla città capoluogo della regione di Aragona il cui Ufficio del Turismo, nell’occasione, ha organizzato un evento denominato “ Aragona, terra di Goya. Saragozza l’Origine del genio “ tendente alla promozione turistica della regione e della città in cui l’opera del genio pittorico spagnolo ( erede di Velazquez ) ebbe a svilupparsi.

Immagini straordinarie di una città e di una regione meravigliosamente belle, antiche e moderne insieme, attraenti per i loro monumenti, chiese, riferimenti storici, abitudini di vita sotto certi aspetti simili alle nostre, caratterizzate da una grande ed attraente vitalità che inducono il turista ad assistere a feste, celebrazioni di antiche origini assolutamente caratteristiche ed ineguagliabili sotto tutti gli aspetti.

Insomma, un collegamento che tende ad evidenziare una commistione tra il grande pittore protagonista del docu-film ed il turismo verso una città ed una regione tutte da scoprire con Saragozza, il capoluogo dell’Aragona affacciata sul fiume Ebro e nel cui pieno centro sorge la Basilica barocca di Nuestra Señora del Pilar, famoso luogo di pellegrinaggio con un santuario dedicato alla Vergine Maria e svariate cupole oltre ai monumenti in stile mudéjar, che coniuga elementi architettonici islamici e gotici, l’Aljafería, un palazzo moresco dell’XI secolo e la Cattedrale del Salvatore, i cui lavori di costruzione cominciarono nel XII secolo.

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