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Assegnati i Premi Angelo Zanibelli “ La parola che cura “

Assegnati i Premi Angelo Zanibelli “ La parola che cura “

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Martin Briens, nuovo Ambasciatore di Francia a Roma, ha ospitato nella sua sede istituzionale la undicesima cerimonia di conferimento del Premio Angelo Zanibelli, un Premio che Sanofi Italia ha istituito in memoria  del Direttore della Comunicazione e delle relazioni istituzionali per dare voce alle storie di pazienti e di chi se ne prende cura, nella convinzione che condividere l’esperienza della malattia sia già parte importante della cura.

Introducendo la cerimonia l’Ambasciatore ha sottolineato come parlare della malattia costituisca un ponte tra salute ed innovazione tecnologica in campo sanitario mentre dal canto suo Marcello Cattani, Presidente e A.D. di Sanofi Italia, ha evidenziato come la salute come valore fondamentale per lo sviluppo umano, sociale ed economico per ogni Paese vada difesa con strumenti terapeutici che il Premio Zanibelli evidenzia e sottolinea anche quale valore di sensibilizzazione culturale.

Una giuria composta da eminenti personalità degli ambienti della politica, della cultura, del giornalismo e della sanità, presieduta ancora una volta, la undicesima, da Gianni Letta, ha assegnato i premi alle opere inedite delle opere edite ed inedite presentate, oltre ad alcuni premi speciali che caratterizzano un concorso che vede come protagoniste storie di cura e di salute, esperienze di persone malate e di cargivers che, utilizzando l’arma della narrazione, contribuiscono non soltanto alla cura della malattia ma anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla pratica della partecipazione attraverso diffusione della cultura letteraria.

Novità unica ed assoluta dell’edizione 203 del Premio è stata quella della assegnazione ex aequo, per la categoria “ Narrativa “, a Marco Annicharico e Mattia Villardita rispettivamente per “ I cura cari “ che tratta della malattia di Alzheimer ed “ Io e Spider Man “ dedicato al sacrifico di chi intende aiutare gli altri anche mascherandosi indagando sulle relative sofferenze derivanti proprio dal doversi nascondere dietro una maschera nel tentativo, spesso riuscito, di curare gli altri.

Per la categoria “ Saggistica “ è stato premiato David Bueno per il suo libro “ Il cervello degli adolescenti “ che illustra il funzionamento della mente umana nel periodo dell’adolescenza ed il comportamento dell’organo nell’arco di tempo che va dall’adolescenza all’età adulta.

“ Lucille  degli acholi “ di Ilaria Fieramosca e Chaiara Abastanotti ha vinto il premio per la categoria “ Illustrati “ che tratta del desiderio di una donna di intraprendere la professione di chirurgo.

A “ Se bastasse l’amore “ di Arianna Giutti è stato conferito il Premio per un libro inedito, mentre la menzione speciale della giuria è andata a “ Alzheimer. Non spiegare, non discutere, non contraddire “ di Antonella Notarelli che espone la grande forza di volontà necessaria per affrontare la terribile malattia tanto quale paziente che come malato ed anche nella qualità di caregiver.

Alla associazione ADMO, Associazione donazione midollo osseo, è stato conferito il Premio “ La Parola che cura “: l’associazione ha avviato la campagna “ Il tipo giusto “ per sensibilizzare il grande pubblico sulla importanza della donazione.

Al Presidente della Giuria Gianni Letta è stato consegnato il Premio dedicato ad una personalità particolarmente distintasi nel settore dell’impegno nel campo del sanitario.

Infine, alla Dott.ssa Noemi d’Atri è stato proposto da Sanofi di essere inserita in qualità di tirocinante presso il Dipartimento Affari Pubblici dell’azienda per collaborare in qualità di collaboratrice per i progetti in essere con varie istituzioni nazionali e regionali italiane.

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