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ANIMALI NOTTURNI – un dramma irresistibile

animali-notturni-1Susan, dopo una lunga gavetta nel mondo artistico, è adesso un’affermata gallerista. Vive la sua vita borghese in un’abitazione mastodontica, indossa abiti firmati e suo marito è un affascinante uomo d’affari. Le viene recapitato un curioso pacco in ufficio. Lo apre. Il suo ex marito, Edward, le ha mandato una lettera allegata al suo manoscritto appena sfornato. Susan inizia a leggerlo voracemente, rivivendo con dolore e coinvolgimento la strada che l’ha portata al successo o più verosimilmente al declino.

Animali notturni è quello che si può definire un vero e proprio dramma irresistibile. Non forzatamente etichettabile però, perchè i contorni di quest’opera sono davvero tanti. Tom Ford ( A single man) passa infatti per sequenze a sfondo marcatamente thriller; poi non rinuncia all’azione e tocca anche momenti di ruvido romanticismo. Un film a tutto tondo, che richiama la tecnica narrativa di capolavori recenti come Gone Girl del grande David Fincher, proprio per la sua capacità di re-inventarsi costantemente, senza freni. La storia parte, poi si ferma e poi riparte in un gioco registico che si muove fra diverse realtà spazio-temporali. Il nostro sguardo si posa sul presente per esssere dirottato nel passato per poi essere nuovamente trasportato nella realtà. Una realtà, quella della vita di Susan, che va, durante i 116 min. sempre più intrecciandosi e confondendosi con la finzione: quella del romanzo “Animali notturni” di Edward. Espediente narrativo, questo, che conferma il grandioso potere della letteratura in chiave cinematografica. Verrebbe quasi da definire la sceneggiatura come “meta-letterararia”. Perchè è evidente (per chi ha visto il film) come il libro di Edward risvegli l’animo di Susan e ne faccia scaturire dure ripercussioni sul presente.

Ma a fare di Animali notturni una pellicola memorabile è soprattutto il “pacchetto formale”. La messa in scena di Tom Ford è semplicemente perfetta. Ogni sequenza è studiata in maniera soppesata e tutto sembra essere come impregnato di attenzione tecnica. E’ superba la scelta di una regia plastica e simmetrica nella parte “reale” che si alterna a quella più ruvidamente muscolare, a tratti sporca della parte fiction; che costituisce la credibilissima vena noir al netto dell’intera opera. Le inquadrature, poi, specialmente nella scena notturna dove l’automobile del protagonista del romanzo viene inseguita da quella di un gruppo di balordi, ricorda, con le dovute proporzioni, l’angoscia dei campi lunghi nelle sequenze iniziali di Mulholland Drive dell’immenso David Lynch. Da non sottovalutare assolutamente anche la coralità di questo film; con un cast tutto d’eccezione che vede una magmatica Amy Adams nei panni di Susan al fianco di Jake Gyllenhaal nel duplice ruolo di Edward e del protagonista del suo romanzo (Tony). E come non nominare il grandissimo Michael Shannon, che nei panni del detective Bobby Andes si conferma un attore magnifico e cinematograficamente scultoreo.

Animali notturni è in definitiva un film bellissimo, da vedere e rivedere, che sorprende anche con un finale claustrofobicamente aperto.

Luca Di Dio
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