Il premio Nobel Eugenio Montale l’aveva riconosciuta come uno dei più grandi poeti del Novecento: parliamo di Antonia Pozzi, un nome che ai più non dirà nulla, ma che sarà interessante ed emozionante poter con conoscere o riscoprire grazie ad “Antonia”, il film biografico di Ferdinando Cito Filomarino, in concorso in anteprima mondiale alla 50esima edizione del Festival di Karlovy Vary il 4 luglio.
Il film ripercorre gli ultimi dieci anni della vita della poetessa, vissuta a Milano durante il ventennio fascista. Sedicenne, racconta al suo diario l’amore impossibile con il suo professore del liceo, gli incontri, i tormenti, le passioni; a soli ventisei anni, il 3 dicembre del 1938, decide di togliersi la vita e fino a quel giorno non aveva mai pubblicato nessuna delle sue poesie.
“Sono sempre stato molto affascinato dagli artisti, e quando ho letto le poesie di Antonia ho immediatamente sentito in quelle pagine una forte affinità. Poi studiandola a fondo ho capito, conoscendo anche molto bene il contesto e i luoghi della sua vita – dalla nostra comune città di Milano alle montagne circostanti – la grande occasione che avevo di creare con il cinema il ritratto di un’artista e della sua arte”, racconta Filomarino, che esordisce con un lungometraggio dopo essersi fatto apprezzare in tutto il mondo con il cortometraggio Diarchia, interpretato da Riccardo Scamarcio, Louis Garrel e Alba Rohrwacher e premiato ai Festival di Locarno, al Sundance, ai Nastri d’Argento, e nominato agli European Film Awards. I produttori di Antonia sono Luca Guadagnino e Marco Morabito. Nel ruolo di Antonia Pozzi troviamo Linda Caridi; gli altri interpreti sono Filippo Dini (Antonio Maria Cervi) Alessio Praticò (Remo Cantoni), Perla Ambrosini (Teresita), Maurizio Fanìn (Roberto Pozzi), Federica Fracassi (Lina Cavagna Sangiuliani), e il grande alpinista Hervé Barmasse nel ruolo di una guida alpina.
