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“Dove va il cinema italiano?”, il Ministro Franceschini: entro fine giugno la Legge sarà operativa

Dario Franceschini, Dove va il CInema Italiano ?

“Dove va il cinema italiano?” è la domanda che il mondo del cinema si è posto oggi al Convegno organizzato dall’ANICA a Roma. Un confronto aceso e necessario tra le parti in gioco, ovvero tra gli autori, i produttori insieme all’Industria Cinematografica. Se da una parte l’immagine e quiindi l’audivisivo è in forte crescita, dll’altro ad essere penalizzate sono le sale cinematografiche.  Il ministro Dario Franceschini ha annunciato che entro la fine di giugno i 14 decreti attuativi saranno approvati e che entro l’estate l’intero impianto della Legge sarà operativo. Il Ministro ha affermato che il cinema è un settore in crescita e in grande mutamento. “Soprattutto tra i ragazzi le immagini si stanno sostituendo alle parole”. Con la Legge approvata nel novembre scorso si è costruito un quadro normativo, all’interno del quale si devono gestire gli impatti di un grande cambiamento globale che trasforma domanda e offerta, e atteso dal pubblico anche in Italia. In questo ambito non si possono nascondere le criticità, che riguardano, secondo il Ministro, la stagionalità del nostro mercato, che si impoverisce fortemente in estate, e il prodotto italiano, rispetto al quale occorre trovare delle risposte.
“La Legge Franceschini è molto importante. Noi chiediamo che essa venga attuata nel modo più semplice e rapido possibile”, ha detto il presidente dell’Anica, Francesco Rutelli “e senza trasformazioni rispetto al suo impianto” ha sottolineato Rutelli. “Mi sembra che il ministro sia ben sintonizzato su questo”.

Inoltre, molto si sta facendo per riportare investimenti internazionali nel nostro Paese, in particolare con l’approvazione da parte del Consiglo di Amministrazione di Cinecittà di tornare  a far parte della sfera Pubblica, con investimenti anche privati, per far sì che Cinecittà torni ad essere una cittadella del cinema e dell’audiovisivo in generale.

https://www.youtube.com/watch?v=AulX9ly0Kws&feature=youtu.be

 

Il dibattito tra autori e produttori ha messo in luce le tante criticità del Cinema Italiano oggi, a partire dalla domanda del pubblico, ci si è domandati come fare a riportare in sala il pubblico che si è sempre più allontanato dalla Sala cinematografica a favore della Tv (altro punto critico). E’ la televisione ad aver sottratto pubblico al cinema? In parte certamente sì, grazie anche alla disponibilità di film sulle reti a pagamento, ma è anche vero che quando si propone un film bello, soprattutto i giovani affollano le sale. Non ultime tra le criticità esposte, anche la distribuzione e la promozione dei film che risentono di una scarsa visibilità, con pochi e rari fenomeni legati principalmente al passaparola. In un contesto così frammentato e pieno di criticità, è difficile individuare un’unica soluzione, di certo il sostegno pubblico e privato (attraverso il tax credit) sono strumenti utili e necessari, al momento ancora non sufficient ad uscire dalla crisi del settore. In sintesi, si potrebbe dire, da quanto emerso nel corso del dibattito, che sarebbe meglio fare meno film con più qualità.