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“Forever Young”, Fasto Brizzi e l’inno alla giovinezza, Recensione

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Forever Young locandina

Forever Young, inno alla indesiderata vecchiaia, ovvero tutti vogliamo essere Giovani per sempre…
Non vogliamo parlare di desiderio dell’immortalità, per carità, ma che ognuno di noi tenda, malgrado tutti i problemi che la vita di oggi ci procura, a tendere a campare il più a lungo possibile è un fatto incontrovertibile.
E di questo fatto Fausto Brizzi tratta in questa sua ultima fatica dirigendo un film del quale, insieme a Marco Martani ha scritto il soggetto e di cui Edoardo Falcone ha curato la sceneggiatura.
Un inno alla lunga vita ed al desiderio di non invecchiare, un pò per ambizione, un po’ perché è semplicemente naturale non perdere neppure una battuta del breve percorso terreno di ognuno di noi: tutti rincorriamo la perduta giovinezza, all’insegna della teoria che chi è giovane oggi è “ in “ e che chi è vecchio è “out “ ed i personaggi di questa bella e trascinante pellicola ci insegnano come fare attraverso un film dal cast ricchissimo per una commedia che racconta uno dei fenomeni dei nostri tempi, ovvero quello degli uomini e delle donne che faticano a comportarsi da adulti e si sentono ancora maledettamente giovani.
Un gruppo di supercollaudati amici vive varie vicende: dall’avvocato appassionato e tenace sostenitore della teoria che bisogna sempre e comunque fare sport al bravo e simpatico Giorgio che convive con una ventenne ed ha una storia con una cinquantenne, da Sonia madre di un ventenne che è attratto da una cinquantenne, a Diego ( un veramente bravo Lillo ) che spodestato da un nuovo dj alla radio con la quale si guadagna da vivere ne tenta di tutti i colori per riconquistare la posizione perduta.
Un bell’intreccio di casi, di situazioni in un film che scorre agevolmente, che si fa guardare, che descrive in maniera impietosa fatti e situazioni di chi ricorda la perduta giovinezza, sia come uomo che come donna, un film che analizza con precisione la umana voglia di vivere nel desiderio di non invecchiare mai utilizzando ogni mezzo a disposizione: una donna alquanto più giovane come compagna o un toy boy dal quale si aspetta di essere “ rivitalizzata “.
Insomma, una commedia senza imprecisioni, divertentissima, che fila perfettamente sul piano della osservabilità del film, con interpreti perfettamente adatti ai personaggi: vediamo un Teo Teocoli ambizioso e paternalistico settantenne nei panni di Franco l’avvocato sportivissimo, un Fabrizio Bentivoglio eccezionalmente bravo ad interpretare una parte comico – drammatica ed in grado di dividersi tra l’impenitente donnaiolo ed il cinquantenne che si barcamena tra la appetitosa giovane convivente e la matura massaggiatrice Stefania ( perfetta, nella parte, Lorenza Indovina ); una spumeggiante e materna ritrovata Sabrina Ferilli, estetista cinquantenne che si innamora di un ventenne: si scoprirà subito, è il figlio della sua amica Sonia ( Luisa Ranieri, brava anche e soprattutto con le sue uscite in dialetto napoletano, quasi una Anna Magnani del “ quando ce vò, ce vò “ di Roma città aperta ) anch’essa è in cerca di compagnia giovanile per restar giovane……
Assolutamente da citare la gustosissima interpretazione di Stefano Fresi che interpreta Lorenzo, genero dell’avvocato sportivissimo e di Claudia Zanella (Marta, sua moglie e figlia di Franco ) che insieme stanno per dare il colpo di grazia alle ambizioni giovanilistiche dell’avvocato rendendolo nonno; un poco patetica, ma scontata, la conclusione della vicenda tra Giorgio e Stefania ( Fabrizio Bentivoglio e Lorenza Indovina ) che si verifica nel corso di una festa dagli aspetti così intricati quanto simpaticamente accattivanti.
Forever  Young: Buonissima la regia, ottime le interpretazioni, indovinata la fotografia di Marcello Montarsi e soprattutto pimpanti le musiche di Bruno Zambrini che accompagnano con il loro ritmo serrato e mai inopportuno una commedia tutta da vedere, della durata di 95 bellissimi minuiti; l’uscita in sala è prevista per il 10 marzo 2016.