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Gerard Butler premia il protagonista del film di chiusura di Alice nella Città

Gerard Butler all’ingresso dell’Autitorium della Conciliazione (Foto di Massimo Nardin)

Stamattina, alla Festa del Cinema di Roma – Rome Film Fest, la sezione indipendente Alice nella Città ha chiuso la programmazione con la proiezione speciale di “Paradox Effect”,
l’action movie diretto da Scott Weintrob e prodotto dalla ILBE di Monika Bacardi e Andrea Iervolino.

 

Scott Weintrob, Monika Bacardi, Butler, Andrea Iervolino e un’interprete di “Paradox Effect” (Foto di Massimo Nardin)

 

Accanto a loro sul palco dell’Auditorium della Conciliazione, l’attore protagonista Oliver Trevena ha ricevuto il premio “Breakout Actor of the year” direttamente dalle mani della
star hollywoodiana Gerard Butler, suo amico da sempre, ironizzando che un “attore emergente” possa avere quarantadue anni. Occasione questa per invitare ogni aspirante
esordiente a crederci sempre e non mollare mai.

 

Oliver Trevena e Gerard Butler (Foto di Massimo Nardin)

 

In una Bari contemporanea vicina alle tante metropoli notturne del cinema action, Karina è una donna dalla bellezza magnetica e tormentata. Il suo passato da tossicodipendente l’ha
allontanata dalla figlioletta Lucy ed ora lei lotta con tutta se stessa per riconquistare il rapporto con la piccola, lavorando sodo nel mercato rionale tra doppi turni e notti in bianco.
Una sera, all’uscita dal lavoro, Karina è l’involontaria e ravvicinata spettatrice di una sparatoria e un’uccisione che hanno al centro la contesa per una valigetta. Karina scappa dal killer, il torvo Covek (Oliver Trevena), agente corrotto dell’Interpol, ma costui la insegue e la sequestra all’interno del proprio automezzo. Covak, ferito ma tornato in possesso della valigetta, tiene sotto tiro quella scomoda testimone al suo fianco, usandola per effettuare al posto suo le operazioni che devono concludere quella notte sanguinosa. A cominciare dal rintracciamento dei farmaci per curare la profonda ferita al ventre.

 

Gerard Butler e il cast di “Paradox Effect” (Foto di Massimo Nardin)

 

A poco a poco si riducono le siderali distanze che separano i poli di quella strana coppia ed emerge un impensabile, comune destino genitoriale.

 

Gerard Butler consegna il premio a Oliver Trevena (Foto di Massimo Nardin)

 

Che converge nelle losche manovre del boss locale, Silvio (un iconico Harvey Keitel), minaccia incombente per le loro vite e i loro più grandi affetti…
Weintrob si affida alla voce fuori campo di un presentatore radiofonico senza volto per scandire e commentare le tappe dell’odissea notturna della coppia Karina-Covek.
“Paradox Effect” prosegue la linea editoriale di ILBE, concentrata nella realizzazione di prodotti destinati al mercato internazionale che innestino le peculiarità della storia, cultura e società italiane in racconti di genere interpretati da star hollywoodiane. Di peso, qui, le presenze della Kurilenko e di un mito (non solo scorsesiano) come Keitel; fragile, invece, tutto il resto. Trama, riprese, scenografie, illuminazione…: tutto ha il sapore
dell’improvvisazione, del minimo sindacale, del contorno allestito in fretta e furia attorno ad una base produttiva già rodata.
Davvero due nomi grossi e l’immarcescibile genere action possono, da soli, ambire alla conquista del pubblico mondiale?

 

Photocall di “Paradox Effect” con Gerard Butler

Massimo Nardin è Dottore di ricerca in Scienze della comunicazione e organizzazioni complesse, docente universitario presso l'Università LUMSA di Roma e l'Università degli Studi Roma Tre, diplomato in Fotografia allo IED Istituto Europeo di Design di Roma, giornalista pubblicista, critico cinematografico, sceneggiatore e regista. È redattore capo della sezione Cinema della rivista on-line “Il profumo della dolce vita” e membro del comitato di redazione di “Cabiria. Studi di cinema - Ciemme nuova serie”, quadrimestrale del Cinit Cineforum Italiano edito da Il Geko Edizioni (Avegno, GE). È membro della Giuria di “Sorriso diverso”, premio di critica sociale della Mostra del Cinema di Venezia, e del Festival internazionale del film corto “Tulipani di seta nera”. Oltre a numerosi saggi e articoli sul cinema e le nuove tecnologie, ha pubblicato finora tre libri: “Evocare l'inatteso. Lo sguardo trasfigurante nel cinema di Andrej Tarkovskij” (ANCCI, Roma 2002 - Menzione speciale al “Premio Diego Fabbri 2003”), “Il cinema e le Muse. Dalla scrittura al digitale” (Aracne, Roma 2006) e “Il giuda digitale. Il cinema del futuro dalle ceneri del passato” (Carocci, Roma 2008). Ha scritto e diretto diversi cortometraggi ed è autore di due progetti originali per lungometraggio di finzione: “Transilvaniaburg” e “La bambina di Chernobyl”, quest'ultimo scritto assieme a Luca Caprara. “Transilvaniaburg” ha vinto il “Premio internazionale di sceneggiatura Salvatore Quasimodo” (2007) e nel 2010 è stato ammesso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali al contributo per lo sviluppo di progetti di lungometraggio tratti da sceneggiature originali; nell'autunno 2020, il MiBACT ha ammesso “La bambina di Chernobyl” al contributo per la scrittura di opere cinematografiche di lungometraggio.