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Il corsetto dell’imperatrice: a noi non è paciuto.

IL CORSETTO DELL’IMPERATRICE
La storia è quella di una 40enne Elisabetta di Baviera che tutti conosciamo come Sissi, moglie di Francesco Giuseppe, ambientata quindi in una Vienna e in un’Europa dell’ultima parte dell’800. Ma è una corte strana i cui abiti sontuosi e camerieri vestiti di tutto punto convivono con ambienti dai muri rovinati e con un generale aspetto trasandato. Anche il susseguirsi degli avvenimenti è una libera interpretazione, una riscrittura della storia, a cominciare dalla morte che non è per niente quella di una 60enne a Ginevra…
Il film è incentrato ovviamente su di lei, su Sissi, anche se ne racconta quasi solo le inquietudini più che l’anticonformismo per cui viene ricordata. E’ anche vero che molti sostengono che l’immagine classica di cui più o meno tutti abbiamo sentito sia sia più una costruzione che la reale persona, un personaggio creato anche per volontà di Franceso Giuseppe.

Sr: Che ne dici di questo film? ho cercato di raccontarne in modo neutro ma davvero è difficile capirne il senso, tu cosa ne dici?
Jr: A me è sembrato che la storia dell’imperatrice fosse solo un contorno, un mezzo quasi per un film che evidentemente non voleva essere storico. Come hai giustamente fatto notare il tema centrale è l’inquietudine che però secondo me è più moderna che ottocentesca, mi ha ricordato quasi l’inadeguatezza di un’adolescente più che di una quarantenne. Sembra che si applichi l’attualità ad un mondo che non esiste più, quasi come se Freud facesse l’analista nel 2022, non è realistico ed il risultato è piuttosto deludente.
Sr: Io l’ho trovata più confusa e viziata che inquieta, una bambina che dice “voglio, voglio, voglio”. Immagino che l’idea fosse di creare una specie di ponte fra passato e presente, ma direi poco riuscito.
Fra l’altro più di qualche volta mi è sembrato di vedere Janis Joplin più che Sissi, boh.
Jr: Assolutamente vero, sembrava lamentarsi più che avere un reale problema. A causa dei suoi capricci tutte le persone intorno a lei diventavano capri espiatori sottomessi al volere di una bambina viziata. Secondo me il film nel suo insieme diventa un’offesa alla figura di Sissi, nonché oltremodo diseducativo in termini di figura materna che non ha alcun riguardo per la figlia che tratta più come un oggetto che come una persona.
Sr: Verissimo quello che dici, forse si voleva rendere il personaggio più umano, forse più moderno, ma il problema è che proprio non si capisce il senso. Certo forse sono io che non lo capisco, ma un film è questo: una storia raccontata con un linguaggio, se non si capisce e sembra fatto di parti assemblate è un problema.
Jr: Siamo sicuramente in due a non aver capito allora. Mi dà molto l’impressione che ci fossero idee discordanti e molto confuse da cui, inevitabilmente, è uscito qualcosa che non è nè dolce nè salato ma solo incomprensibile e senza senso.
Sr: Allora sarà la nostra prima recensione negativa direi.
Jr: Si, questo film è decisamente sconsigliato.