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Il ritorno su Rai1 del vicequestore Lobosco

Dal 8 gennaio 2023, su Rai1, torna il vicequestore Lolita Lobosco con la seconda stagione  della serie televisiva ispirata all’omonima serie di romanzi di Gabriella Genisi ognuno dei quali ha generato un episodio.

La serie, diretta da Luca Miniero  e scritta da Massimo Gaudioso, Daniela Gambaro e Massimo Reale,  è prodotta da Rai Fiction, Bibi Film e Zocotoco con il contributo di Apulia Film Commission, verrà trasmessa in prima visione ed in prima serata: consiste in un gruppo di sei episodi che confermano la fortunata impostazione della prima serie andata in onda nel febbraio 2021 ed è ambientata nella città di Bari dove Lolita svolge il suo lavoro nella omonima Questura, proveniente dalla Questura di Legnano.

Commedia, noir, azione sono alla base degli episodi nei quali la protagonista, una splendida Luisa Ranieri, è affiancata da un notevole cast di attori che vanno da Giovanni Laudeno a Lunetta Savino, da Jacopo Cullin a Giulia Fiume comprendendo nell’elencazione Filippo Scicchitano, Maurizio Donadoni ed altri comprimari che fanno da corredo alle azioni, per la verità abbastanza simili a quelle dell’analogo vice questore Luca Zingaretti ( nella vita coniuge della Ranieri e qui coproduttore della serie ) protagonista di un’altra fortunata serie prodotta nel 1999 per Rai2 e che dal 2022 è stata trasmessa da Rai1 ).

Il primo episodio, “ Mare Nero “, dell’edizione 2023 de “ Le indagini di Lolita Losco “ si svolge con la vicequestore impegnata a risolvere un caso apparentemente semplice che vede due morti in mare a seguito di un incidente; l’intuito della nostra Lolita avverte fin da subito che qualcosa non quadra nella ricostruzione dell’incidente ed inizia così la sua difficile indagine malgrado sia anche in attesa dei risultati sulla morte di suo padre Petresine ucciso, forse, per essere coinvolto in un traffico di droga.

Nel corso delle indagini la vita di Lolita si mescola a fatti ed episodi di natura personale che la riguardano, similmente a quanto avviene per la serie nella quale è protagonista Luca Zingaretti che mescola vita privata e vita di ufficio nel corso dei vari episodi.

Molto ben azzeccati appaiono i personaggi che affiancano la Ranieri vuoi per la delicatezza delle loro interpretazioni che per l’aderenza dei singoli attori ai protagonisti della vicenda i quali riescono ad introdurre nello svolgimento dell’indagine fatti di natura personale e familiare che rendono molto tenera ed interessante l’intera puntata anche con riferimento ai rapporti di lavoro tra la vice questore e tutto il resto della sua squadra composta di soli uomini che lasciano sottintendere come la serie intenda evidenziare ed esaltare l’evoluzione del mondo femminile negli ambienti dell’investigazione e della giustizia in genere.

Insomma: lavoro e vita privata si fondono in questa seconda serie alla quale auguriamo vivamente lo stesso successo della prima, anche se gli attori interessati, tutti  presenti alla conferenza stampa di presentazione, hanno dato per acquisito un maggior numero di ascolti data la modernità delle espressioni in linguaggio televisivo che caratterizzano gli episodi che andremo a vedere; a questo riguardo segnaliamo l’ottima tecnica di ripresa con immagini della città di Bari ed altre vicine che ne esaltano le già corpose caratteristiche ed il fatto che ogni episodio è stato girato alla stregua di un film e che tutti gli episodi hanno in comune tra loro la medesima espressione dei sentimenti e del modo di indagare alla ricerca dei colpevoli.