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Renzo Arbore mette in Mostra le sue collezioni: “Lasciate ogni tristezza o voi che entrate!”

Renzo Arbore in Mostra
Renzo Arbore in Mostra
Renzo Arbore in Mostra

Renzo Arbore mette in Mostra le sue collezioni. Anno 2015: trentennale di una delle più note invenzioni di Renzo Arbore, un’invenzione che ha inciso fortemente nella storia della cultura italiana e dell’intrattenimento e che l’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, in collaborazione con l’Associazione Civita e con la RAI, intende celebrare con la grande mostra allestita nei locali del MACRO dal 19 dicembre al 3 aprile 2016 in favore di un personaggio eclettico e carismatico che il mondo dello spettacolo, della musica, dell’intrattenimento avvolge nelle sue spire ogni volta che compare in un qualunque spettacolo.
Una mostra che vede esposte tutte le bonarie e simpatiche stravaganze delle quali è capace il grande show man italiano e che evidenzia la sua carriera, le trasmissioni radiofoniche prima e televisive poi che lo hanno visto protagonista, le sue amicizie, le sue scoperte i suoi percorsi musicali, i suoi viaggi ed anche il suo non episodico sostegno alla Lega del Filo d’Oro per aiutare i più sfortunati mettendo in mostra, se mai ve ne fosse ulteriore necessità, la sua grande esperienza umana attraverso la quale ha saputo portare con ironia ed intelligenza un cinquantennale contributo alla cultura italiana in generale.
“ Lasciate ogni tristezza o voi ch’entrate “ è la scritta che accoglie i visitatori all’ingresso della mostra e veramente entrando ed osservando già da lontano gli oggetti esposti si respira un’atmosfera di serenità, di bonaria e semplice allegria: copertine di dischi, radio d’epoca, improbabili collezioni di oggetti stranissimi e simpatici al tempo stesso, strumenti musicali, dimostrazioni dei suoi viaggi in tutto il mondo per portare la musica italiana in ogni dove sono visibili nelle numerose teche e negli espositori che contengono capi di vestiario ( gilet e cravatte esuberanti ed eclettiche ), cappelli di ogni tipo e che comunque compongono un percorso espositivo sorpendente che va dalla musica all’America, dal collezionismo al cinema, dalla televisione agli amici, dalla moda al design: un racconto nel quale ogni oggetto, suono, immagine evidenziano momento della straordinaria vita di Renzo Arbore.
Un volume “ E se la vita fosse una jam session? Fatti e misfatti di renzo Arbore “ redatto a cura di Lorenza Foschini ed edito da Rizzoli racconta ricordi, incontri, oggetti e passioni del grande divo, sempre modesto e simpaticamente sempre abbordabile che risponde ad ogni battuta che gli lanci con semplicità, modesta ed ironia ma che è in grado di diventare immenso nelle sue espressioni di qualunque genere, musicali o non, ormai note in tutto il mondo.
Tra le sue realizzazioni ed interpretazioni nel campo radio televisivo vanno assolutamente segnalate “ Bandiera gialla “, “ Per voi giovani “, “ Speciale per me…ovvero meno siamo meglio stiamo “, “ L’altra domenica “ e, come regista ed attore cinematografico, due films divenuti in Italia veri e propri cult movie: “ Il Pap’occhio “ del 1980 e “ FF.SS “, meno noto, del 1983: il primo dedicato a Papa Giovanni paolo II ed il secondo dedicato a Federico Fellini; ma i suoi grandi exploits li ha realizzati nel settore musicale con “ Ma la notte no “, “ Il materasso “, “ Quelli della notte “, “ Indietro tutta “, “ Il clarinetto “ ed infinite altre che hanno evidenziato la sua passione per il jazz e per la canzone classica napoletana, lui che è pugliese di nascita e napoletano di adozione; da ultimo la sua forse più clamorosa invenzione “ L’Orchestra Italiana “ che costituisce per lui una vera e propria “ mission “: far rivivere il nuovo/antico suono di Napoli per rivalorizzare e promuovere la musica italiana tanto sotto l’aspetto della promozione culturale che sotto quello della simpatia verso il nostro Paese.
Da ultimo, ecco in mostra alla Pelanda del MACRO, a Testaccio, nell’ex mattatoio comunale, la sua grande generosità serenamente non troppo evidenziata: alcuni oggetti e prodotti esposti sono in vendita ed il ricavato sarà destinato per la sua nota munificità, alla lega del Filo d’Oro per la quale agisce discretamente e generosamente, in silenzio, efficacemente.

Andrea Gentili