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“ Roba da grandi “, film di supporto ad una raccolta di fondi per Medicinema, a Venezia il 3 settembre prossimo

Carlo Verdone Premio SNGC, Venezia75

Lunedi 3 settembre, alla Sala Tropicana dell’Hotel Excelsior al Lido di Venezia, verrà proiettato “ Roba da grandi “, una produzione One More Pictures con Rai Cinema per Medicinema, prodotto da Manuela Cacciamani e Gennaro Coppola.

Il film, un corto che avrà valenza di di supporto alla promozione per la raccolta fondi di Medicinema per l’attivazione di nuove sale cinematografiche negli ospedali e alla loro gestione, é diretto da Rolando Ravello, che ne ha scritto il soggetto e la sceneggiatura con Andrea Cedrola è interpretato da Giorgio Panariello e Fiorella Mannoia.

“Medicinema è una Onlus italiana che opera al fine di mettere a disposizione contenuti filmici ai pazienti ospedalieri per farli evadere per qualche ora dalla loro condizione di salute – spiega Manuela Cacciamani, ceo di One More Pictures – e pensiamo che non possa esserci motivo più nobile di questo per produrre un film. La nostra intenzione è che tutti sappiano che sono già moltissimi i pazienti e i loro parenti che hanno potuto usufruire delle sale cinema già esistenti nelle strutture ospedaliere. Grazie alla volontà dei medici, degli infermieri, dei produttori e dei distributori che mettono a disposizione i loro prodotti c’è un planning annuale perfettamente organizzato. Il nostro obiettivo è continuare a promuovere Medicinema, per far sì che possano aumentare gli ospedali con sale cinematografiche interne e mantenere in vita le sale già esistenti. Grazie anche al supporto di Rai Cinema, è già da tempo che perseguiamo questo obiettivo e ritengo che Rolando Ravello sia riuscito a raccontare benissimo i benefici che possono avere i pazienti, soprattutto i piccolissimi, grazie alla magia del grande schermo”.

“ Roba da grandi “ è ambientato nel reparto pediatrico di un ospedale in cui il magico mondo del cinema irrompe e regala serate indimenticabili ai piccoli pazienti, che vengono proiettati nella scena più famosa di Full Metal Jacket insieme a un sergente/dottore che li sprona ad affrontare le avversità con l’arma più efficace di cui dispone un bambino: il potere dell’immaginazione.