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Venezia 73: “Il Cinema è uno strumento per guardare oltre”, Paolo Baratta

Venezia 73
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Venezia 73. “Tutte le opere cinematografiche, qualunque sia l’epoca in cui sono ambientate, rappresentano il presente”, Alberto Barbera ha spiegato così la presenza di molti film,  tra quelli in concorso, che raccontano della guerra, per poi continuare sottolineando un ritorno del cinema alle domande esistenziali: sul significato della vita, dell’amore e dei rapporti umani. In estrema sintesi, questi i temi dei venti film in concorso a Venezia, tra cui tre film italiani. Nel corso della presentazione alla stampa della 73esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia il Direttore Alberto Barbera ha illustrato le opere in concorso, dando particolare rilievo alla commedia italiana in gara, “una commedia che tutti vorrebbero realizzare”, aprendo una velata (nemmeno tanto velata) polemica con le commedie che si realizzano in Italia negli ultimi anni: “si producono più film a discapito della qualità…”, ha dichiarato, spiegando anche l’imponente presenza di film americani in concorso: “ci sono sei film americani, li abbiamo scelti perchè sono bei film, la produzione americana ha ancora una grande capacità di produrre film di qualità…”. Fuori concorso tra gli eventi speciali, ci saranno, come già annunciato i primi due episodi di “The Young Pope”, l’attesissima serie Tv di Paolo Sorrentino, una serie che vi sorprenderà, come ha sorpreso noi quando l’abbiamo vista. La presenza di fiction alla Mostra del Cinema è il segno di un cambiamento che non si può ignorare, anche se Venezia resta focalizzata sulle opere cinematografiche, ha spiegato ancora Barbera. A margine della conferenza stampa è intervenuto il Presidente Paolo Baratta: “Il cinema è uno strumento per aiutare a guardare oltre. L’immagine della 73esima edizione mostra proprio un ragazzo che strappa un drappo per poter guardare oltre, ed è questo per noi il vero senso del cinema, che ci stupisce ancora per la sua vitalità “. Tra le novità di quest’anno, la Mostra assegnerà due Leoni d’Oro, e sarà così da ora in poi; inoltre una menzione speciale meritano le dediche a due registi che ci hanno lasciato recentemente: Abbas Kiarostami e Michael Cimino. Il primo ha cambiato il nostro modo di guardare e di riflettere sulle immagini in movimento, il secondo avrebbe cambiato il volto del cinema americano ancor più di quanto non sia riuscito a fare prima che gli fosse tolta la possibilità di esprimersi compiutamente.Un duplice Omaggio sarà programmato nel corso della manifestazione. Di Michael Cimino verrà riproposto uno dei suoi film più belli e, in parte, sottovalutato: L’anno del dragone (1985), con Mickey Rourke. Di Abbas Kiarostami, invece, un programma speciale composto da un cortometraggio digitale inedito della serie 24 Frames (alla quale il regista iraniano stava ancora lavorando), e THIS IS MY FILM: 76 Minutes and 15 Seconds with Kiarostami, un film di montaggio appositamente realizzato da Seifollah Samadian, fedele amico e storico collaboratore di Abbas, che per oltre venticinque anni ne aveva filmato l’attività e raccolto le riflessioni sul cinema, la fotografia, l’arte e la vita, ovvero i 76 anni e 15 giorni di vita del regista.

Un’ edizione imponente e glamour, quella di Venezia 2016, dal 31 agosto al 10 settembre,  che vedrà sfilare sul ed carpet tantissime Star e nota di colore, anche quest’anno ci sarà un Depp, Lily Rosie Depp…