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Venezia 76: una costellazione di star alla prossima Mostra del Cinema

Venezia 76 immagine dal sito ufficialeVenezia 76 : una costellazione di star alla prossima Mostra del Cinema

Catherine Deneuve, Juliette Binoche, Ethan Hawke e Ludivine Sagnier (“La verité” di Kore-eda Hirokazu);

Penélope Cruz e Gael García Bernal (in “Wasp Network” di Olivier Assayas); Scarlett Johansson, Adam Driver, Laura Dern e Ray Liotta (in “Marriage Story” di Noah Baumbach);

Brad Pitt, Tommy Lee Jones, Liv Tyler e Donald Sutherland (in “Ad Astra” di James Gray);

Joaquin Phoenix e Robert De Niro (in “Joker” di Todd Phillips);

Johnny Depp, Robert Pattinson e Greta Scacchi (in “Waiting for the Barbarians” di Ciro Guerra);

Jean Dujardin, Louis Garrel ed Emmanuelle Seigner (in “J’accuse” di Roman Polanski);

Meryl Streep, Gary Oldman, Antonio Banderas, Matthias Schoenaerts e Sharon Stone (in “The Laundromat” di Steven Soderbergh)…

e poi “Guest of Honour” di Atom Egoyan, “Ema” di Pablo Larraín, “Martin Eden” di Pietro Marcello con Luca Marinelli, “La mafia non è più quella di una volta” di Franco Maresco e “Il sindaco del Rione Sanità” di Mario Martone… E tutto questo attenendoci ai soli film nel Concorso ufficiale: Alberto Barbera e Paolo Baratta, stamattina a The Space Cinema Moderno di Roma, hanno presentato davvero una 76a Mostra internazionale d’Arte cinematografica di Venezia di livello assoluto.

Massimo Nardin è Dottore di ricerca in Scienze della comunicazione e organizzazioni complesse, docente universitario presso l'Università LUMSA di Roma e l'Università degli Studi Roma Tre, diplomato in Fotografia allo IED Istituto Europeo di Design di Roma, giornalista pubblicista, critico cinematografico, sceneggiatore e regista. È redattore capo della sezione Cinema della rivista on-line “Il profumo della dolce vita” e membro del comitato di redazione di “Cabiria. Studi di cinema - Ciemme nuova serie”, quadrimestrale del Cinit Cineforum Italiano edito da Il Geko Edizioni (Avegno, GE). È membro della Giuria di “Sorriso diverso”, premio di critica sociale della Mostra del Cinema di Venezia, e del Festival internazionale del film corto “Tulipani di seta nera”. Oltre a numerosi saggi e articoli sul cinema e le nuove tecnologie, ha pubblicato finora tre libri: “Evocare l'inatteso. Lo sguardo trasfigurante nel cinema di Andrej Tarkovskij” (ANCCI, Roma 2002 - Menzione speciale al “Premio Diego Fabbri 2003”), “Il cinema e le Muse. Dalla scrittura al digitale” (Aracne, Roma 2006) e “Il giuda digitale. Il cinema del futuro dalle ceneri del passato” (Carocci, Roma 2008). Ha scritto e diretto diversi cortometraggi ed è autore di due progetti originali per lungometraggio di finzione: “Transilvaniaburg” e “La bambina di Chernobyl”, quest'ultimo scritto assieme a Luca Caprara. “Transilvaniaburg” ha vinto il “Premio internazionale di sceneggiatura Salvatore Quasimodo” (2007) e nel 2010 è stato ammesso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali al contributo per lo sviluppo di progetti di lungometraggio tratti da sceneggiature originali; nell'autunno 2020, il MiBACT ha ammesso “La bambina di Chernobyl” al contributo per la scrittura di opere cinematografiche di lungometraggio.